Il progetto “Donne di Crema”, nonostante qualche appuntamento saltato, procede alla grande e le candidature non smettono di arrivare. Il traguardo finale dei 100 ritratti non sembra più così lontano.
L’incontro
E’ una calda mattina di metà settembre quando incontro Eva, lungo le sponde del fiume Serio. Ci sediamo su una panchina e iniziamo a chiacchierare amabilmente.
Il giorno del ritratto di Eva
Eva nell’email in cui si era presentata per candidarsi al progetto, mi aveva scritto di essere molto attenta all’ambiente, tanto da autoprodurre la maggior parte dei prodotti necessari nel suo quotidiano, direttamente a casa. A testimonianza della cosa, e per farmi una sorpresa, mi regala una delle saponette che produce.
Mentre continuo a ritrarre le “Donne di Crema” nuovi incontri e nuove sinergie prendono forma. Ogni donna che incontromi regala tanto di sé a livello personale, regalandomi entusiasmo e nuovi spunti di riflessione, come la storia di Alice,che ti racconto in questo articolo.
L’incontro
Alice mi ha scoperta attraverso una sua amica che mi segue da tempo e nel giro di ventiquattro ore ci siamo organizzate per realizzare il suo ritratto, essendo lei di passaggio a Crema solo per un giorno.
Il giorno del ritratto di Alice
Alice mi racconta che è di passaggio a Crema solo per un giorno, di ritorno da una vacanza all’Isola d’Elba e in procinto di tornare in quella che da due anni è la sua nuova casa, Dublino.
La storia di Alice è avvincente, perché nonostante la sua giovane età, ha già un bagaglio di esperienze incredibili.
Il progetto “Donne di Crema” sta prendendo sempre più forma nella mia testa, e sempre più piede tra le donne. Le candidature continuano ad arrivare e non potrei esser più felice di così.
L’incontro
Con Vera ci eravamo sentite i primi giorni di marzo per fissare il nostro incontro ma lo scoppio della pandemia e la relativa chiusura ci avevano impedite di poterci incontrare. Dopo tanti mesi, finalmente, riusciamo a fissare il nostro appuntamento.
Ci incontriamo nel tardo pomeriggio in un piccolo parco ai piedi della Basilica di Santa Maria della Croce, simbolo delle mie origini, e per questo luogo molto caro anche a me per incontrare una nuova donna da raccontare.
Il giorno del ritratto di Vera
Vera arriva puntualissima e sorridente e subito iniziamo a chiacchierare, scherzando sul nostro tempismo di quando avevamo scelto di vederci e un attimo dopo annunciarono la chiusura di tutto.
Nel raccontarmi di sé, mi rivela di essere un po’ un maschiaccio da sempre, avendo sempre preferito avere amici maschi, più diretti nei rapporti quotidiani, dove è sempre bastato poco per superare un’incomprensione o un litigio.
Al contrario, ha sempre trovato maggiori difficoltà con le ragazze e durante l’adolescenza non ha mai avuto vere amiche perché non riusciva ad aprirsi abbastanza con loro e quindi creava solo rapporti che restavano in superficie.
E’ solo verso i trent’anni che ha iniziato a capire come andare maggiormente in profondità e a crearsi dei veri rapporti di amicizia con altre donne, scoprendo quanto possa in realtà offrire la sintonia e la collaborazione femminile.
“Se le donne fanno fronte comune, nessuno può fermarle”.
La lista delle “Donne di Crema” continua ad incrementarsi, così come la mia gioia e il mio entusiasmo riguardo a questo progetto fotografico che in pochi mesi mi ha già dato ben più di quanto avessi mai potuto immaginare.
L’incontro
Oggi ti racconto la storia di Alice, sorella di Alessandra, già ritratta nel mese di marzo per “Donne di Crema”. Con Alice ci incontriamo una mattina di settembre presso un parco pubblico alle porte di Crema, nella pace più assoluta.
Il giorno del ritratto di Alice
Con la sorella ha qualcosa in comune, percepisco delle sfumature della voce molto simili, lunghi capelli, occhi grandi e molti tatuaggi, ma per il resto appaiono molto diverse. Alessandra sempre colorata e bionda, Alice abiti scuri e capelli castani.
Anche caratterialmente mi conferma che sono ben diverse. Mi incuriosisce molto conoscerla e la lascio raccontarsi a cuore aperto.
Il mese di agosto è stato un mese prolifico per il progetto “Donne di Crema” e mi ha permesso di realizzare tanti nuovi ritratti e raccontare tante nuove storie di donne meravigliose.
L’incontro
Con Lucia ci conosciamo da alcuni anni, quando per un puro caso del destino abbiamo scelto entrambe di frequentare un corso di Kickboxing in una palestra locale. Simili su alcuni aspetti caratteriali, non siamo le classiche persone che fanno subito amicizia, ma con lei è scattata una sintonia immediata che ci ha permesso di creare una bella amicizia che dura nel tempo.
Il giorno del ritratto di Lucia
Lucia di base è una persona timida, mi piace vederla arrossire di tanto in tanto. Non dà subito confidenza alle persone, ma se riesci a conquistare la sua fiducia, scopri in lei un’amica sempre pronta ad ascoltare e a darti un ottimo consiglio.
La sua timidezza passa spesso in secondo piano perché ha sempre la battuta pronta, ha quel tipo di ironia che ti conquista subito. Sempre sorridente e in apparenza rilassata, la sua mente è sempre in movimento e le permette di cogliere sfumature e dettagli che ai più passano inosservati.
Ciò che mi ha sempre colpito di lei è che quando sorride, ti contagia subito, perché sa sorridere con tutto il viso, i suoi occhi si strizzano e si fanno brillanti, e subito ti fa simpatia e sorridi anche tu.
Il ritratto di Emanuela è il numero 23della serie.La voce attorno al progetto “Donne di Crema” continua a diffondersi e sempre nuove partecipanti si propongono per raccontare la propria storia. Per me è un continuo rinnovo di emozione mista ad orgoglio, vedere quanto questo progetto abbia colpito dritto al cuore, le donne di Crema.
Il ritratto di Emanuela – L’incontro
E’ grazie a Maria Grazia, fotografata recentemente, che ho l’occasione di conoscere Emanuela. Con Maria Grazia condivide la passione per i libri, il teatro e l’arte in generale.
Il giorno del ritratto di Emanuela
Emanuela, scopro subito che ha l’abitudine di arrivare sempre in anticipo, infatti, è già davanti al cancello del parco Bonaldi, dove ha scelto di ambientare il suo ritratto, quando arrivo all’appuntamento.
Il suo aspetto mi colpisce subito, capello corto, grigio e con ciuffi rosa la fanno sembrare ben più giovane della sua età.
Ci sediamo al fresco, all’ombra di due grandi pini secolari e lì inizia a raccontarmi la sua storia. Iniziamo dall’infanzia, dove alcuni suoi aspetti caratteriali prendono forma.
Il ritratto di Lina è uno dei quattro che ho realizzato nella settimana del Ferragosto, durante la quale ho avuto la fortuna di conoscere quattro splendide donne per il progetto Donne di Crema e ognuna di loro ha saputo regalarmi qualcosa di sé.
Il ritratto di Lina – L’incontro
La quarta donna della settimana è una donna straordinaria, piena di storie da raccontarmi, condite di poesia, teatro, amore e sorrisi. Lina è un concentrato di energia allo stato puro e mi conquista subito con la sua personalità.
Il ritratto di Lina
Riassumere Lina in un articolo non è per niente facile, perché sono talmente tante le cose da raccontare di lei che servirebbe molto più dello spazio che un articolo offre.
Fin dal primo contatto, nella sua prima email in cui si è presentata per partecipare al progetto mi ha premesso subito che di non esser giovane come le altre partecipanti, ma che era avanti negli anni. La cosa mi ha fatto sorridere, perché l’unica cosa che ho pensato è stato che più anni significano solo una cosa: una storia più lunga da ascoltare. E già dalle sue prime righe ho capito quanto sarebbe stato interessante stare ad ascoltarla.
Settimana ricca di incontri quella del Ferragosto, per il progetto “Donne di Crema”. Oggi ti racconto la storia di Maria Grazia.
L’incontro
Un tardo pomeriggio è il momento in cui scegliamo di incontrarci con Maria Grazia e pian piano vediamo la luce del sole velarsi mentre si porta verso la sera, condizione perfetta per il suo ritratto.
Il giorno del ritratto di Maria Grazia
Quello che apprezzo di questo progetto, oltre ovviamente al fatto di conoscere tante nuove persone stimolanti, è che agli incontri molto spesso le partecipanti arrivano a piedi o in bicicletta, rendendo il progetto attento all’ambiente, e questo mi piace molto. Così è il caso anche per Maria Grazia che arriva in bicicletta al luogo del nostro incontro.
Sono molto contenta di esser riuscita a pianificare ben quattro ritratti del progetto “Donne di Crema”, nella settimana del Ferragosto. Quale momento migliore per approfittare della pausa lavorativa, per dedicarmi al progetto e a conoscere nuove meravigliose storie?
L’incontro
Con Roberta decidiamo di fare una passeggiata mattutina lungo le sponde del fiume Serio, luogo a lei caro, e posto ideale dove beneficiare di un po’ d’ombra sotto le fronde degli alberi.
Il giorno del ritratto di Roberta
Ci incontriamo in bicicletta all’imbocco della zona pedonale che ci porta al fiume e alla passeggiata. C’è molta calma attorno a noi ed è il luogo ideale dove chiacchierare amabilmente senza distrazioni o la confusione cittadina.
Prosegue a gonfie vele il progetto “Donne di Crema”. Vedere il continuo entusiasmo da parte delle donne mi dà una forte carica ad andare avanti. Come nel caso di Cinzia, di cui oggi ti racconto la storia.
L’incontro
Cinzia mi ha scritto una lunga email mesi fa, in cui mi ha raccontato a cuore aperto la sua storia e già da quelle parole ho percepito la sua sensibilità e la sua energia. Ascoltarla mentre mi racconta la sua storia di persona mi ha confermato questi suoi due aspetti ben visibili. Un’energia dirompente l’ha sempre accompagnata unita ad una forte sensibilità.