Donne di Crema: il ritratto di Alessandra

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Donne di Crema prosegue. Nono ritratto in arrivo, oggi ti racconto la storia di Alessandra. L’ultimo ritratto realizzato prima della pausa forzata imposta per impedire l’estrema diffusione del contagio da Coronavirus.

L’incontro

Alessandra è arrivata a me, dopo aver letto del progetto dal profilo Instagram di Moira, una sua cara amica. Dal suo messaggio mi arriva forte la sua carica di energia, dalle sue parole trasuda il vero entusiasmo con cui affronta la sua vita.

Il giorno del ritratto Donne di Crema di Alessandra

E’ una giornata meravigliosa quella dedicata al ritratto di Alessandra. Splende un sole bellissimo e il cielo è di un azzurro intenso. Ci incontriamo in un bar del centro in cui, sorseggiando un buon caffè, mi racconta la sua storia.

Il ritratto di Alessandra per il progetto Donne di Crema a cura di Monica Monimix Antonelli
Alessandra – Progetto fotografico “Donne di Crema” (C)Monica Monimix Antonelli

Inizia dalla sua infanzia, perché quello è stato un periodo molto felice della sua vita. Alle elementari frequenta una scuola gestita dalle suore dove ha la possibilità di godere di un ambiente un po’ ovattato dal resto del mondo, tanto che scoprirà solo nell’estate che precede l’inizio delle medie, che “Santa Lucia non esiste”. Me lo sottolinea per farmi capire quanto la sua infanzia sia stata candida, condita da quella sana ingenuità che ciascun bambino dovrebbe provare.

Il cambiamento e la crescita continua

Il passaggio alle medie è stato come “strappare via un cerotto”. Si ritrova da sola, senza i suoi amici delle elementari, a iniziare una scuola in cui il clima è ben diverso da quello della precedente situazione. Per lei, molto timida, inizia un periodo difficile, in cui frequenta persone molto diverse da lei che le creano problemi e non fanno altro che farla sentire ancora più insicura. Situazione che purtroppo vivrà anche durante gli anni del liceo scientifico.

Quello che mi colpisce di Alessandra è che ha saputo far tesoro di ogni brutta esperienza in cui si è trovata per poter imparare qualcosa e crescere come persona. Un grande esempio di questo le arriva dalla madre, da cui, dice di aver preso questo lato del carattere.

“Mia mamma è sempre ottimista, non l’ho mai vista fare tragedie, ma mi ha sempre insegnato che nella vita tutto si può affrontare e tutto poi passa”

Alessandra

Insegnamento a cui tiene molto e che porta nella sua vita da mamma dei suoi quattro bimbi, tre piccoli ometti che portano nomi importanti dati dal grande amore di Alessandra per la letteratura, e una femminuccia dal carattere molto tosto che sa già far rigare dritto i fratelli.

I forti legami

Sì, perché nonostante la sua giovane età, ha già una meravigliosa famiglia di cui è molto fiera e la fa sentire realizzata. Fermamente convinta che le cose importanti nella vita siano le cose semplici e il raggiungere la propria serenità, il suo sogno era quello di essere come sua nonna, una donna che è riuscita a costruirsi la vita che voleva e di circondarsi di una famiglia numerosa e forte nei legami.

Alessandra ha grandi occhi scuri, li vedo sinceri, genuini, sorridono quando mi parla della sua famiglia, per velarsi un attimo, di una leggera malinconia, quando mi racconta del nonno paterno purtroppo scomparso anni fa ma che le ha insegnato molto, soprattutto che non bisogna mai dar per scontato che il nostro tempo sia eterno.

Dopo l’addio a suo nonno, affronta un periodo problematico, ma lì inizia la sua trasformazione. Inizia a cambiare fuori, ma soprattutto dentro. Il cambiamento come passaggio ad una nuova fase della vita, lo affronterà ancora negli anni successivi, ma ogni volta ne esce più forte di prima, imparando dai momenti difficili e senza mai perdere il suo proverbiale ottimismo.

Durante un momento difficile, pochi anni fa, affronta un intenso lavoro su se stessa, capisce che la strada che aveva intrapreso, dal punto di vista professionale, non era quella che la rappresentava del tutto. Capisce quindi che ciò che conta realmente per lei è fare del bene agli altri, aiutarli in qualche modo, vederli felici e farli stare bene.

Trovare la propria strada

Mentre ne parla ha un’energia travolgente, si vede quanto tiene a questo suo progetto, che vede la luce pochi mesi fa. Un progetto che la porta ad occuparsi di organizzazione di eventi, in cui può dar sfogo alla sua voglia di far star bene e far divertire gli altri e al tempo stesso aiutarli. Il nome che ha dato alla sua attività è un omaggio al nomignolo con cui era solito chiamarla suo nonno paterno “E’ un modo per averlo sempre accanto a me”.

Un lavoro non certo facile per una persona timida, ma come mi spiega “questo lavoro ti porta ad avere contatti con molta gente e bisogna superare la timidezza in un modo o nell’altro”.

Voglio citare una frase che mi ha scritto nella sua prima email in cui si presentava, e penso che dalla sue parole si possa cogliere la sua essenza e il suo pensiero perfettamente:

“Credo che per una donna nulla sia impossibile nella vita! Siamo programmate per il successo, dobbiamo solo crederci! Sono una sostenitrice della solidarietà femminile e credo che non ci sia nulla al mondo di più bello.”

Alessandra

Il pensiero di Alessandra riguardo a Crema

Per Alessandra, Crema è sinonimo di forti radici ben piantate a terra. Un forte legame che nasce dalla sua famiglia e in particolare dal nonno materno, novantenne ma pieno di energia travolgente, grande conoscitore di Crema e dei suoi abitanti, ha saputo trasmettere alla nipote tutto il suo amore per questa nostra città.

Per lei Crema è un luogo accogliente, si sente a casa solo qui e per lei è la città più bella del mondo che non lascerebbe mai.

Piazza del Duomo a Crema, luogo in cui Alessandra ha voluto ambientare il suo ritratto per Donne di Crema.
Uno scorcio di Piazza Duomo a Crema (Cr), il luogo scelto da Alessandra per ambientare il suo ritratto per il progetto “Donne di Crema”

Alessandra e la fotografia

Un rapporto un po’ conflittuale, quello di Alessandra con la fotografia, da un lato la ama per la possibilità di registrare ricordi e poterli poi rivedere, dall’altro ammette di non essere un soggetto semplice davanti all’obiettivo, perché mi confessa  che tende un po’ a irrigidirsi e che fatica a trovare scatti in cui si piace, solo scattandone molte, trova quella che alla fine la soddisfa.


Il progetto “Donne di Crema” riprenderà non appena l’emergenza dettata dal Coronavirus sarà rientrata.

Per partecipare al progetto “Donne di Crema”

Se sei di Crema (sei nata qui, ci hai vissuto per molti anni, e/o ci vivi tuttora) e ti va di raccontarmi qualcosa di te e un tuo pensiero su Crema, scrivimi un’email moni@monimix.com con una tua foto allegata.

Ti contatterò per inviarti tutti i dettagli.

Se il progetto ti interessa, ne parlo più diffusamente in questo articolo.

Ti riassumo qui le informazioni più immediate per capire di cosa si tratta.

Il progetto “Donne di Crema”

“Donne di Crema” vuole essere un progetto fotografico che mostri le donne di una piccola cittadina, ma che ha al suo interno tanti ottimi elementi, a livello lavorativo e personale.

Voglio raccontare le donne di Crema mostrando il loro contributo nella società e la loro ricchezza a livello umano.

Saranno ritratti all’aperto, al naturale, così come la persona si presenta. Ogni donna che partecipa può scegliere lei stessa il luogo in cui ambientare il suo ritratto. Unica regola deve essere di Crema (esserci nata e averci vissuto per molti anni, e/o viverci tutt’ora).

Far scegliere alla persona ritratta il luogo in cui scattare il suo ritratto è un modo per farla sentire ancora di più a suo agio.

Qualora la persona non abbia idea di dove scattare, le proporrò io delle opzioni adatte.

Chiederò a ciascuna donna di raccontarmi la propria storia e se ha un pensiero legato a Crema. In questo modo potrò sia raccontare qualcosa delle partecipanti, sia ricostruire tramite loro, ciò che Crema rappresenta.

La sessione di ritratto dura un’ora, durante la quale ci conosceremo facendo quattro chiacchiere e poi realizzeremo il suo ritratto.

In questo caso, non è richiesto nessun contributo. Il ritratto è gratuito. In cambio chiedo l’autorizzazione a pubblicare il ritratto per il progetto, e per chi lo desidera, l’iscrizione alla lista di contatti a cui inviare la newsletter.

Se sei di Crema (ci sei nata e hai vissuto qui molti anni, e/o ci vivi tutt’ora) e se hai voglia di farti ritrarre, scrivimi un’email: moni@monimix.com


Prima di andare, ti chiedo un’ultima cortesia. Se l’articolo ti è piaciuto, lasciami un tuo like o un commento, oppure condividilo, mi farebbe molto piacere! Grazie!

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