Mentre continuo a ritrarre le “Donne di Crema” nuovi incontri e nuove sinergie prendono forma. Ogni donna che incontromi regala tanto di sé a livello personale, regalandomi entusiasmo e nuovi spunti di riflessione, come la storia di Alice,che ti racconto in questo articolo.
L’incontro
Alice mi ha scoperta attraverso una sua amica che mi segue da tempo e nel giro di ventiquattro ore ci siamo organizzate per realizzare il suo ritratto, essendo lei di passaggio a Crema solo per un giorno.
Il giorno del ritratto di Alice
Alice mi racconta che è di passaggio a Crema solo per un giorno, di ritorno da una vacanza all’Isola d’Elba e in procinto di tornare in quella che da due anni è la sua nuova casa, Dublino.
La storia di Alice è avvincente, perché nonostante la sua giovane età, ha già un bagaglio di esperienze incredibili.
Il progetto “Donne di Crema” sta prendendo sempre più forma nella mia testa, e sempre più piede tra le donne. Le candidature continuano ad arrivare e non potrei esser più felice di così.
L’incontro
Con Vera ci eravamo sentite i primi giorni di marzo per fissare il nostro incontro ma lo scoppio della pandemia e la relativa chiusura ci avevano impedite di poterci incontrare. Dopo tanti mesi, finalmente, riusciamo a fissare il nostro appuntamento.
Ci incontriamo nel tardo pomeriggio in un piccolo parco ai piedi della Basilica di Santa Maria della Croce, simbolo delle mie origini, e per questo luogo molto caro anche a me per incontrare una nuova donna da raccontare.
Il giorno del ritratto di Vera
Vera arriva puntualissima e sorridente e subito iniziamo a chiacchierare, scherzando sul nostro tempismo di quando avevamo scelto di vederci e un attimo dopo annunciarono la chiusura di tutto.
Nel raccontarmi di sé, mi rivela di essere un po’ un maschiaccio da sempre, avendo sempre preferito avere amici maschi, più diretti nei rapporti quotidiani, dove è sempre bastato poco per superare un’incomprensione o un litigio.
Al contrario, ha sempre trovato maggiori difficoltà con le ragazze e durante l’adolescenza non ha mai avuto vere amiche perché non riusciva ad aprirsi abbastanza con loro e quindi creava solo rapporti che restavano in superficie.
E’ solo verso i trent’anni che ha iniziato a capire come andare maggiormente in profondità e a crearsi dei veri rapporti di amicizia con altre donne, scoprendo quanto possa in realtà offrire la sintonia e la collaborazione femminile.
“Se le donne fanno fronte comune, nessuno può fermarle”.
Il ritratto di Emanuela è il numero 23della serie.La voce attorno al progetto “Donne di Crema” continua a diffondersi e sempre nuove partecipanti si propongono per raccontare la propria storia. Per me è un continuo rinnovo di emozione mista ad orgoglio, vedere quanto questo progetto abbia colpito dritto al cuore, le donne di Crema.
Il ritratto di Emanuela – L’incontro
E’ grazie a Maria Grazia, fotografata recentemente, che ho l’occasione di conoscere Emanuela. Con Maria Grazia condivide la passione per i libri, il teatro e l’arte in generale.
Il giorno del ritratto di Emanuela
Emanuela, scopro subito che ha l’abitudine di arrivare sempre in anticipo, infatti, è già davanti al cancello del parco Bonaldi, dove ha scelto di ambientare il suo ritratto, quando arrivo all’appuntamento.
Il suo aspetto mi colpisce subito, capello corto, grigio e con ciuffi rosa la fanno sembrare ben più giovane della sua età.
Ci sediamo al fresco, all’ombra di due grandi pini secolari e lì inizia a raccontarmi la sua storia. Iniziamo dall’infanzia, dove alcuni suoi aspetti caratteriali prendono forma.
Il mese di agosto è sempre un mese molto particolare, le città si svuotano, la maggior parte delle persone è in vacanza, e il clima calmo e rilassato è perfetto per dedicarsi a progetti e a nuove idee da sviluppare. Per questo decido di pianificare nuovi ritratti di Donne di Crema proprio nelle settimane centrali di agosto.
L’incontro
E’ una mattina molto calda quella in cui
incontro Elena, per un caffè in Piazza Duomo. La vedo arrivare in sella alla
sua bicicletta piena di fiori colorati, fresca e spumeggiante sin dal primo
istante.
Il giorno del ritratto di Elena
Appena ci sediamo inizia a raccontarmi subito della danza, sua grandissima passione e da vent’anni la sua attività. Non si può pensare ad Elena senza pensare alla danza, persino io che con la danza non c’entro nulla, la conosco da anni per la sua forte attività locale.
Scorrono le settimane e il progetto “Donne di Crema” prosegue e mi porta al diciottesimo ritratto, quello realizzato a Sole.
L’incontro
E’ un tardo pomeriggio di fine luglio, quando
decidiamo di incontrarci con Sole, in campagna, in una delle giornate più calde
di questa torrida estate cremasca. Non ci lasciamo scoraggiare e ci vediamo in
un posto molto amato dai cremaschi, oltre che un luogo molto caro a Sole, i
fontanili.
Il giorno del ritratto di Sole
Arrivo con leggero anticipo all’incontro e ne
approfitto per cercare il luogo migliore dove poterci sedere per la nostra
chiacchierata e per realizzare il ritratto di Sole. Il luogo è preso d’assalto
dai cremaschi in cerca di un po’ di refrigerio dalla calura.
Individuo un angolino perfetto sia per la chiacchierata che per le foto e attendo l’arrivo di Sole. Poco dopo, la vedo arrivare in un bellissimo abito bianco che fa risaltare ancora di più la sua pelle abbronzata. Appena mi vede mi saluta con un sorriso aperto e sincero.
Si procede spedite con il progetto “Donne di Crema”, oggi ti racconto la storia di Monica.
L’incontro
Una giornata splendida quella in cui incontro Monica, un sabato pomeriggio terso e luminoso fa da sfondo al nostro incontro. Monica arriva a me, tramite un contatto comune, e dopo mesi di attesa causa lockdown, finalmente riusciamo a vederci.
Nell’era dei selfie, perché è importante farti ritrarre da un fotografo professionista?
Se anche tu te lo stai chiedendo, visto che puoi farti tranquillamente un selfie senza spendere soldi, ti voglio dare 5 ottimi motivi per farti ritrarre da un fotografo professionista.
Al giorno d’oggi siamo letteralmente bombardati di
fotografie. Se guardiamo i social network sono pieni di selfie, tramonti, cibo,
ecc…
Le foto hanno conquistato il web e non possiamo più farne a
meno.
Si fotografa di tutto, a volte per mostrare agli altri cosa
stiamo facendo e romanzare la nostra vita, altre volte per conservare un
ricordo prezioso di quel momento che stiamo vivendo. Altre volte ancora lo
facciamo per vanità, visto il numero sempre enorme di selfie che dilaga ad ogni
angolo.
Ok, Monica, quindi perché una persona dovrebbe rivolgersi
ad un fotografo professionista per farsi fare un ritratto?
Ecco quindi 5 ottimi motivi per farti ritrarre da un fotografo professionista
Le foto del cellulare non si stampano mai (o
quasi) e spesso non se ne fa una copia di backup
Nelle nostre foto (selfie o ritratti fatti da
amici) abbiamo sempre la stessa espressione e posa
Grazie ad un fotografo professionista puoi capire
come superare il disagio davanti alla fotocamera
Da un professionista, puoi imparare alcuni
trucchetti per venire bene in fotografia
Un ritratto professionale è studiato su misura
per te per valorizzarti al meglio
Oggi vediamo come prepararsi per un servizio fotografico, non solo dal punto di vista del fotografo ma anche dal punto di vista del soggetto fotografato.
Partiamo subito, vedendo cosa deve fare un fotografo per prepararsi per un servizio fotografico. La preparazione varia in base a ciò che si dovrà scattare, ma esistono alcuni tratti comuni di questa fase sia che si scatti per un cliente nel campo della moda che per un privato che ci commissiona un ritratto.
Quando ad un fotografo viene commissionato un servizio fotografico, dovrà prima di tutto pianificare bene la giornata. Abbiamo già vistonel precedente articolo come organizzare il servizio, un rapido riassunto:
Dovrà fare una ricerca per poter trovare alcune idee da proporre al cliente
Realizzare un moodboard con immagini di riferimento che comunichino visivamente l’idea che vorrebbe realizzare
Scegliere dove ambientare il servizio
Organizzare la logistica come: comunicazione del luogo e degli orari del servizio, preparare un piano B…
Questi sono tutti gli aspetti pratici dell’organizzazione di un servizio fotografico. Ma la sua preparazione non finisce qui. Dovrà studiare attentamente l’idea finale scelta dal cliente, in modo da arrivare preparato il giorno del servizio.
“Natural beauty – Riscopri la vera bellezza che è in te”: è una nuova serie fotografica per andare a riscoprire la vera bellezza nascosta in ognuna di noi per sentirci di nuovo padrone della nostra bellezza unica, individuale, non omologata secondo finti canoni estetici imposti dai social network.
Riscoprire se stesse attraverso semplici ritratti puliti
dove a farla da padrone è la persona ritratta. Un’immagine priva di trucco, per
come la persona arriva in studio, un ritratto con un trucco leggerissimo, e una
terza immagine in cui una truccatrice professionista interpreta la persona con
un trucco studiato su di lei.
Come cambia la persona nelle tre immagini? Qual è il pensiero riguardo la bellezza naturale, oggi? Questi e altri sono gli interrogativi dietro “Natural beauty – Riscopri la vera bellezza che è in te”
Siamo arrivate al terzo capitolo della serie, dopo il capitolo dedicato a Kasiae quello dedicato a Maria, oggi ti parlerò di Marcele.