Il ritratto di Elena è l’ottavo ritratto del progetto “Donne di Crema”, realizzato quando ancora potevamo incontrarci di persona.
L’incontro
Elena è arrivata a me tramite un suo amico, grande appassionato di fotografia, che è incappato nel mio blog e ha pensato subito che alla sua amica potesse interessare prender parte al progetto in corso.
Anche per lei l’ambientazione è nella natura, scegliamo un sabato pomeriggio e ci incontriamo lungo le rive del Serio.
Una nuova intervista è uscita nei giorni scorsi, per il settimanale Mondo Padano. Gli argomenti trattati? Fotografia di ritratto femminile, bellezza autentica, Donne di Crema e progetti futuri.
In questa prima settimana di chiusura al mondo, in cui l’ordine perentorio è di rimanere in casa, ammetto che la routine mattutina che mi sono costruita negli ultimi mesi mi ha letteralmente salvata. Affronto le giornate come prima del diffondersi del Coronavirus, senza ovviamente poter ritrarre nessuno, ma con lo spirito di chi non vuole comunque farsi abbattere.
Scorrono veloci i giorni e arrivo al ritratto di Elisa, il numero sette del progetto “Donne di Crema”.
L’incontro
Elisa scopre il progetto dal racconto di una sua cara amica, Debora, con cui ho scattato da poco. Non ha dubbi sulla scelta del luogo dove ambientare il suo ritratto, un posto a lei molto caro, lungo le sponde del canale Vacchelli.
Fissiamo l’incontro per la domenica nel primo pomeriggio.
Il giorno del ritratto di Elisa
Arrivo al punto d’incontro con qualche minuto di anticipo, ho tempo di guardarmi attorno e apprezzare la quiete domenicale che mi circonda. Soffia un bel vento, dopo qualche giorno di tregua è tornato a soffiare, e a caratterizzare il progetto. Il sole è pallido, ma è perfetto così perché, in questo modo, non ci saranno ombre nette sul viso di Elisa quando la ritrarrò.
Cosa vuol dire organizzare un servizio fotografico di ritratto? Quali sono le prime mosse da fare? Con questo articolo cerco di darti alcune informazioni pratiche per iniziare ad organizzare un servizio fotografico di ritratto.
Premessa
Il lavoro del fotografo, visto da fuori, tende a sembrare un’attività semplice, divertente, quasi ricreativa.
Quante
volte mi sono sentita dire: “Bel lavoro, chissà che fatica fotografare le
modelle, eh?!” oppure “Bella fatica fare due foto”.
Essendo un lavoro a tutti gli effetti ha i suoi pregi e i suoi difetti. Banalità da dire, ma evidentemente non è così facile da capire per chi è al di fuori.
Ho quindi pensato di scrivere un articolo che possa essere utile per chi voglia capire come si organizza un servizio fotografico e per chi è curioso di sapere come funziona il dietro le quinte.
Il legame con Crema è l’unico requisito fondamentale per partecipare al progetto “Donne di Crema”
Monica, se vivo fuori Crema posso partecipare al progetto?
Questa è una delle domande che mi state facendo in tante.
Con questo articolo vorrei far chiarezza su questo aspetto, che vedo sta creando qualche dubbio tra chi vorrebbe partecipare.
Il dubbio è relativo al discorso se si rientra nel progetto vivendo in un paese limitrofo.
Vorrei sottolineare che lo scopo del progetto non è quello di fare un censimento delle donne che vivono e lavorano a Crema, ma quello di raccontare Crema attraverso i vostri racconti, oltre alle vostre storie.
E in un attimo siamo già arrivate al sesto ritratto del progetto“Donne di Crema” . Oggi è la volta di Serena.
L’incontro
Serena mi ha scritto per email dopo poco che
ho pubblicizzato il progetto, arrivata a me tramite un’altra nuova conoscenza
fatta negli ultimi tempi: Paola, conosciuta mentre cercavo uno studio
fotografico a Crema, da noleggiare.
Dalla foto che mi allega all’email, vedo il suo
viso con un sorriso che mi è subito simpatico, leggo la sua breve descrizione e
mi piace il suo mondo fatto di colori, acquerelli e creatività messa a
disposizione di grandi e piccini attraverso i suo corsi di disegno e pittura.
Sai qual è l’importanza della routine mattutina? Con questo articolo vorrei, se possibile, darti un mio piccolo aiuto per farti capire quanto sia importante che tu inizi a prender consapevolezza di te. Nel web si parla tanto di crescita personale, obiettivi nella vita, mindset: cosa vuol dire tutto questo?
Cosa c’entra la routine mattutina col diventare (o essere) fotografi?
Occuparsi di fotografia, così come tanti altri lavori, può comportare delle difficoltà di gestione del proprio tempo. Ci sono periodi in cui si lavorano moltissime ore al giorno, per più giorni consecutivi, alternati a periodi di vuoto in cui il rischio è che l’ansia prenda il sopravvento.
Essendo liberi professionisti dobbiamo imparare ad organizzarci in modo indipendente. E’ una grande fortuna, ma non sempre è facile capire come poter esser produttivi, senza che qualcuno “controlli”. Il rischio è di perdersi per strada e non riuscire ad avere il giusto equilibrio tra lavoro e vita personale.
Moira è il ritratto numero cinque del progetto fotografico “Donne di Crema”.
L’incontro
Dopo aver visto un post condiviso da Marta (la prima partecipante al progetto), su Instagram, si è incuriosita e, seguendo il link al blog, ha potuto leggere la descrizione del progetto. Le è piaciuto subito e mi ha scritto. Nella sua email, si presenta e mi chiede se può partecipare anche se vive fuori Crema, a Capergnanica, un piccolo paese immerso nella campagna, a due passi da Crema.
Mi racconta brevemente di sé ed è chiaro che
Crema per lei è importante, vi ha passato moltissimi anni sin da bambina, sino
ad ora che ci lavora, anche se non ha mai vissuto qui.
Sceglie un posto per lei significativo: la biblioteca comunale, in particolare un angolo nel giardino secondario dove ha passato molto tempo. Ascoltando la sua storia, capirò poi quanto sia importante per lei questo luogo.
“Natural beauty – Riscopri la vera bellezza che è in te”: è una nuova serie fotografica per andare a riscoprire la vera bellezza nascosta in ognuna di noi per sentirci di nuovo padrone della nostra bellezza unica, individuale, non omologata secondo finti canoni estetici imposti dai social network.
Riscoprire se stesse attraverso semplici ritratti puliti
dove a farla da padrone è la persona ritratta. Un’immagine priva di trucco, per
come la persona arriva in studio, un ritratto con un trucco leggerissimo, e una
terza immagine in cui una truccatrice professionista interpreta la persona con
un trucco studiato su di lei.
Come cambia la persona nelle tre immagini? Qual è il pensiero riguardo la bellezza naturale, oggi? Questi e altri sono gli interrogativi dietro “Natural beauty – Riscopri la vera bellezza che è in te”
Siamo arrivate al terzo capitolo della serie, dopo il capitolo dedicato a Kasiae quello dedicato a Maria, oggi ti parlerò di Marcele.
Le richieste per partecipare al progetto fotografico“Donne di Crema” continuano ad aumentare, e oggi voglio raccontarti il quarto ritratto, realizzato con Debora.
L’incontro
A differenza delle prime tre partecipanti al
progetto, con Debora ci conoscevamo già. L’ho incontrata tre anni fa in
palestra e abbiamo legato fin da subito.
Debora è una giovane donna pura di cuore, genuina, una di quelle persone con cui ti senti a tuo agio sin dal primo istante. E’ quella che si può definire “una brava persona”, una di quelle che ancora si emozionano per le piccole (ma significative) cose della vita (tanto da aver dedicato ad esse uno dei suoi tatuaggi).
Molto affettuosa, ti saluta sempre con un abbraccio e lo senti che è sincero. Grande amante della natura, la sua dimensione ottimale, oltre alla montagna, per cui ha una grandissima passione e dove scappa, ogni volta che ne ha l’occasione. Ci incontriamo a casa sua, perché ha scelto di ambientare il suo ritratto nella campagna appena dietro casa.