Donne di Crema: il ritratto di Debora

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Le richieste per partecipare al progetto fotografico “Donne di Crema” continuano ad aumentare, e oggi voglio raccontarti il quarto ritratto, realizzato con Debora.

L’incontro

A differenza delle prime tre partecipanti al progetto, con Debora ci conoscevamo già. L’ho incontrata tre anni fa in palestra e abbiamo legato fin da subito.

Debora è una giovane donna pura di cuore, genuina, una di quelle persone con cui ti senti a tuo agio sin dal primo istante. E’ quella che si può definire “una brava persona”, una di quelle che ancora si emozionano per le piccole (ma significative) cose della vita (tanto da aver dedicato ad esse uno dei suoi tatuaggi).

Molto affettuosa, ti saluta sempre con un abbraccio e lo senti che è sincero. Grande amante della natura, la sua dimensione ottimale, oltre alla montagna, per cui ha una grandissima passione e dove scappa, ogni volta che ne ha l’occasione. Ci incontriamo a casa sua, perché ha scelto di ambientare il suo ritratto nella campagna appena dietro casa.

Ritratto fotografico femminile a cura di Monica Monimix Antonelli, tratto dal progetto "Donne di Crema"
Debora – –  Progetto fotografico “Donne di Crema” (C)Monica Monimix Antonelli

Il giorno del ritratto di Debora

E’ un pomeriggio domenicale, nonostante in centro vi sia il Carnevale, con la folla, le bancarelle, e i carri allegorici, andando verso casa di Debora, incontro pochissima gente e più mi avvicino più il silenzio aumenta.

Mi accoglie in casa sua, il suo piccolo mondo conquistato con fatica, da circa un anno a questa parte. Ha voluto essere indipendente dalla famiglia, e, per seguire il suo desiderio, non si tira indietro nel fare due lavori.

Debora è animata da due aspetti contrastanti che creano un mix davvero forte: da un lato è una dolce maestra d’asilo nido, dove ama il fatto di prendersi cura dei bambini perché “non hanno filtro, sono sinceri e spontanei”, dall’altro è una agonista di kickboxing, sport che le ha insegnato molto come approccio mentale.

Mi conferma che lei è proprio così, ha imparato ad essere (e apparire) forte, per proteggere il suo animo iper sensibile.

Un’infanzia e un’adolescenza segnata dal bullismo, che le hanno fatto vivere molto male gli anni della scuola e portata ad un passo dall’anoressia. Fortunatamente il suo forte malessere le è stato individuato in tempo, ed è stata aiutata ad affrontare quel lungo cammino di rinascita, da cui però si porta dietro cicatrici indelebili, tra cui una profonda insicurezza in se stessa.

La cosa che mi piace di Debora è che è una combattente. Non si è lasciata abbattere dalle sue tempeste emotive, ma ha lottato, e lotta ogni giorno, per affrontarle e per trovare motivi di crescita in ogni esperienza che vive e in ogni persona che incontra. Nonostante ciò che ha vissuto, ha sempre un sorriso da donare a chi incontra ed è sempre disponibile ad aiutare gli altri. Segno che ha saputo far tesoro delle sue difficoltà per diventare una persona migliore e matura.

Il suo cervello e il suo cuore sono in eterno tumulto, sempre in movimento tra mille pensieri, ma due cose le danno pace e serenità vere: la campagna e la montagna. La campagna in cui da piccola si rifugiava appena rientrava da scuola e insieme al nonno si occupava dei conigli e della terra e riusciva, per quel breve tempo, a non pensare a ciò che viveva lontano da lì, e la montagna dove il padre la portava spesso. Si vede quanto vi è legata perché il solo parlarne la fa illuminare.

Non a caso ha scelto proprio di ambientare il suo ritratto, nei campi dietro casa, così vicini alla casa in cui viveva il nonno. Terra che conosce bene e che la fa sentire subito tranquilla.

Il pensiero di Debora riguardo a Crema

Crema per Debora significa soprattutto campagna. Il silenzio che la avvolge e che le ha sempre permesso di staccare il cervello dai pensieri. Il rifugio in cui trovare la calma. Il dolce perdersi tra i tanti sentieri inesplorati. La quiete nella tempesta. Crema per lei è casa, le sue radici, a cui non vuole rinunciare, ma vivere quotidianamente a stretto contatto con la natura.

Debora e la fotografia

Mi confessa che in foto non si piace molto, tranne nelle foto in cui è stata colta un po’ all’improvviso, o nelle foto in cui è in montagna. In quelle effettivamente sfoggia sempre un sorriso aperto e gli occhi le brillano.

Una cosa importante che mi dice è che ha accettato di farsi ritrarre per il progetto perché sono stata io a chiederglielo, perché mi conosce e sa che persona sono. E’ un aspetto fondamentale quando ci si occupa di ritratti, e sempre più ne sto avendo conferma: bisogna conquistare la fiducia della persona che vogliamo ritrarre, creando con essa un rapporto basato sul dialogo sincero.

Dopo avermi raccontato dei problemi che ha vissuto col bullismo, mi è più chiaro capire perché ha queste insicurezze che si porta dietro.

Sono felice che abbia scelto lei stessa il luogo per il ritratto, in questo caso si sente più al sicuro e a suo agio.

Basta qualche scatto per vedere nascere sul suo viso un sorriso che le sboccia dagli occhi, le mostro subito la foto, vedo che le piace e me lo conferma subito.

La campagna cremasca
La campagna, il luogo scelto da Debora per il suo ritratto per il progetto “Donne di Crema”

Per partecipare al progetto “Donne di Crema”

Se sei di Crema (sei nata qui, ci hai vissuto per molti anni, e/o ci vivi tuttora) e ti va di raccontarmi qualcosa di te e un tuo pensiero su Crema, scrivimi un’email moni@monimix.com con una tua foto allegata.

Ti contatterò per inviarti tutti i dettagli.

Se il progetto ti interessa, ne parlo più diffusamente in questo articolo.

Ti riassumo qui le informazioni più immediate per capire di cosa si tratta.

Il progetto “Donne di Crema”

“Donne di Crema” vuole essere un progetto fotografico che mostri le donne di una piccola cittadina, ma che ha al suo interno tanti ottimi elementi, a livello lavorativo e personale.

Voglio raccontare le donne di Crema mostrando il loro contributo nella società e la loro ricchezza a livello umano.

Saranno ritratti all’aperto, al naturale, così come la persona si presenta. Ogni donna che partecipa può scegliere lei stessa il luogo in cui ambientare il suo ritratto. Unica regola deve essere di Crema (esserci nata e/o averci vissuto per molti anni, e/o viverci tutt’ora).

Far scegliere alla persona ritratta il luogo in cui scattare il suo ritratto è un modo per farla sentire ancora di più a suo agio.

Qualora la persona non abbia idea di dove scattare, le proporrò io delle opzioni adatte.

Chiederò a ciascuna donna di raccontarmi la propria storia e se ha un pensiero legato a Crema. In questo modo potrò sia raccontare qualcosa delle partecipanti, sia ricostruire tramite loro, ciò che Crema rappresenta.

La sessione di ritratto dura un’ora, durante la quale ci conosceremo facendo quattro chiacchiere e poi realizzeremo il suo ritratto.

In questo caso, non è richiesto nessun contributo. Il ritratto è gratuito. In cambio chiedo l’autorizzazione a pubblicare il ritratto per il progetto, e per chi lo desidera, l’iscrizione alla lista di contatti a cui inviare la newsletter.

Se sei di Crema (ci sei nata e hai vissuto qui molti anni, e/o ci vivi tutt’ora) e se hai voglia di farti ritrarre, scrivimi un’email: moni@monimix.com

E’ fondamentale essere di Crema e/o averci vissuto molti anni, o comunque aver un forte legame con essa..


Se ti piacerebbe partecipare, ma ti senti a disagio, ho scritto una guida per te!


Prima di andare, ti chiedo un’ultima cortesia. Se l’articolo ti è piaciuto, lasciami un tuo like o un commento, oppure condividilo, mi farebbe molto piacere! Grazie!

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