Donne di Crema: il ritratto di Sara

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Siamo al secondo capitolo del progetto fotografico “Donne di Crema”. Oggi ti racconto il ritratto di Sara.

L’incontro

Dopo ogni sessione fotografica torno a casa e ancora prima di scaricare le foto sul computer, scrivo di getto le impressioni che ho ricevuto dall’incontro con la donna che ho ritratto.

Oggi ho realizzato il ritratto a Sara e voglio raccontarti qualcosa di questa donna davvero speciale. Ci siamo incontrate davanti ad un parco cittadino e, prima di scattare, ci siamo sedute in un bar per prendere un caffè e per conoscerci.

Ritratto fotografico femminile a cura di Monica Monimix Antonelli, tratto dal progetto "Donne di Crema"
Sara –  Progetto fotografico “Donne di Crema” (C)Monica Monimix Antonelli

Con Sara siamo in contatto su Facebook da tempo, non ricordo nemmeno più da quanto. In comune abbiamo una cara amica. Quando ho pubblicato l’articolo del progetto “Donne di Crema” mi ha scritto per proporsi e ne sono stata ben felice perché se non si fosse proposta lei, le avrei chiesto io di partecipare, perché seguendola sul social network e leggendo le sue parole, mi è sempre piaciuto il suo modo positivo di vedere il mondo.

Non ha mai nascosto le difficoltà riscontrate nella vita, sue e della madre, ma nonostante questo non ha smesso di sorridere e di portare serenità in chi la segue. Una dote davvero rara e speciale.

Il giorno del ritratto di Sara

Così come nel giorno del ritratto di Marta, anche oggi splende un sole meraviglioso, il clima è abbastanza mite per esser mattina, un leggero vento si sta alzando.

Il luogo scelto per il suo ritratto è il Parco Chiappa, un piccolo parco di Crema, molto raccolto, che mi ha sempre affascinata molto.

Durante la nostra conversazione, Sara mi racconta a ruota libera di sé e della sua vita. Una vita molto complicata, costellata da molteplici problemi di salute molto gravi, sia per lei che per sua madre, protratti per anni. Il padre portato via in pochi mesi da una malattia. Un precedente matrimonio finito a trent’anni, in maniera devastante, la voglia però di rimettersi in piedi, ricominciare la sua vita da zero, ripartendo da lei, da ciò che sente essere la sua strada. Lascia il lavoro, si mette a studiare, capisce che la strada perfetta per lei è quella in cui può aiutare gli altri e che viaggia parallela ai suoi studi.

Da qui inizia una nuova attività, in cui si dona agli altri per regalare loro attimi di pace; fa volontariato, non ha paura di aprirsi agli altri e di rendersi disponibile. Ha molte idee, vorrebbe fare tante cose per aiutare gli altri che soffrono, ma deve purtroppo scontrarsi con il lato difficile del vivere in provincia: quella chiusura mentale per le nuove idee, che forse un po’ spaventano, ma forse perché non si comprendono fino in fondo, portando il potenziale di persone come Sara a sbocciare in altri città.

Quello che mi dona durante la nostra conversazione, è davvero molto forte. Nonostante sia la prima volta che ci conosciamo, mi entra subito nelle viscere più profonde e mi tira fuori emozioni sopite da tempo. E’ incredibile vedere la sua serenità conquistata dopo tanti anni vissuti in tempesta. E’ molto affascinante ascoltarla e le sue parole toccanti danno una forte carica a voler fare sempre di più.

Nonostante le tante difficoltà incontrate, sempre affrontate con forza e dignità, ritrova finalmente l’amore in un uomo che le dona pace, onestà e serenità, la vedo illuminarsi mentre ne parla, si vede quanto la rende felice, e se lo merita proprio.

Il pensiero di Sara riguardo a Crema

Credo che la definizione che Sara ha dato di Crema sia veramente azzeccata e rende perfettamente l’idea di ciò che Crema rappresenta per lei.

“Crema, per me, è come l’abbraccio di una madre che ti accoglie”.

Sara

Il senso di protezione, il calore di un abbraccio, l’amore di una madre per i suoi figli, ecco il senso di Crema per Sara. Della nostra cittadina ama la quiete, la campagna tutt’attorno, l’essere a misura d’uomo e la vita che scorre lenta a differenza degli anni vissuti nella frenesia milanese.

Parco Chiappa a Crema, luogo scelto da Sara per il suo ritratto del progetto Donne di Crema
Parco Chiappa a Crema (Cr)

Sara e la fotografia

Per lei la fotografia ha un ruolo molto importante nella società. E’ un modo profondo di conoscere una persona, restituire il suo essere agli occhi di chi osserva il suo ritratto e donarle l’eternità. Ha un grande rispetto per il ruolo del fotografo, un rispetto d’altri tempi, quando il fotografo era visto come un punto di riferimento, che sapeva offrire la sua  professionalità a chi si rivolgeva a lui.

Si pone in maniera naturale davanti all’obiettivo, non pone un muro tra noi, ma si mostra per come è realmente. Osserva il suo ritratto dallo schermo della macchina fotografica e si riconosce “Sì, questa sono io”.

In pochi attimi il suo ritratto prende vita, non si fa problemi, si pone davanti a me così come era seduta al tavolino del bar. Non indossa maschere, ma si lascia ritrarre in maniera facile e spontanea, senza timori.

Per partecipare al progetto “Donne di Crema”

Se sei di Crema (sei nata qui, ci hai vissuto per molti anni, e/o ci vivi tuttora) e ti va di raccontarmi qualcosa di te e un tuo pensiero su Crema, scrivimi un’email moni@monimix.com con una tua foto allegata.

Ti contatterò per inviarti tutti i dettagli.

Se il progetto ti interessa, ne parlo più diffusamente in questo articolo.

Ti riassumo qui le informazioni più immediate per capire di cosa si tratta.

Il progetto “Donne di Crema”

Donne di Crema vuole essere un progetto fotografico che mostri le donne di una piccola cittadina, ma che ha al suo interno tanti ottimi elementi, a livello lavorativo e personale.

Voglio raccontare le donne di Crema mostrando il loro contributo nella società e la loro ricchezza a livello umano.

Saranno ritratti all’aperto, al naturale, così come la persona si presenta. Ogni donna che partecipa può scegliere lei stessa il luogo in cui ambientare il suo ritratto. Unica regola deve essere di Crema (esserci nata e averci vissuto per molti anni, e/o viverci tutt’ora).

Far scegliere alla persona ritratta il luogo in cui scattare il suo ritratto è un modo per farla sentire ancora di più a suo agio.

Qualora la persona non abbia idea di dove scattare, le proporrò io delle opzioni adatte.

Chiederò a ciascuna donna di raccontarmi la propria storia e se ha un pensiero legato a Crema. In questo modo potrò sia raccontare qualcosa delle partecipanti, sia ricostruire tramite loro, ciò che Crema rappresenta.

La sessione di ritratto dura un’ora, durante la quale ci conosceremo facendo quattro chiacchiere e poi realizzeremo il suo ritratto.

In questo caso, non è richiesto nessun contributo. Il ritratto è gratuito. In cambio chiedo l’autorizzazione a pubblicare il ritratto per il progetto, e per chi lo desidera, l’iscrizione alla lista di contatti a cui inviare la newsletter.

Se sei di Crema (ci sei nata e hai vissuto qui molti anni, e/o ci vivi tutt’ora) e se hai voglia di farti ritrarre, scrivimi un’email: moni@monimix.com

E’ fondamentale essere di Crema e/o averci vissuto molti anni, o comunque aver un forte legame con essa..


Se ti piacerebbe partecipare, ma ti senti a disagio, ho scritto una guida per te!


Prima di andare, ti chiedo un’ultima cortesia. Se l’articolo ti è piaciuto, lasciami un tuo like o un commento, oppure condividilo, mi farebbe molto piacere! Grazie!

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