Donne di Crema: il ritratto di Ornella

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“Donne di Crema” grazie al passaparola continua a ricevere candidature di donne davvero interessanti. Come Ornella, scoperta grazie al suggerimento di Isabella.

L’incontro

Ornella è una donna brillante, positiva, sorridente, capace di raccontarsi con sincerità e poesia. Mi porta con sé nel cammino della sua storia e mi sembra di essere tra le pagine di un libro, sarà che la scrittura è una sua grande passione, ma già nell’ascoltarla si percepisce questa sua capacità nel racconto.

Il ritratto di Ornella per il progetto Donne di Crema (C)Monica Monimix Antonelli
Il ritratto di Ornella per il progetto Donne di Crema (C)Monica Monimix Antonelli

La storia di Ornella inizia in Svizzera dove nasce perché i suoi genitori vi si erano trasferiti da giovani per cercare di costruirsi un futuro migliore, avviando delle attività imprenditoriali. Il legame con l’Italia è sempre stato forte in loro tanto che decidono di far ritorno nel Salento, loro terra natale, quando Ornella ha 3 anni.

Qui avviano una nuova attività, un negozio di abbigliamento. Ornella cresce a Martano, un paese in provincia di Lecce, dove conduce una vita piena e serena. Terza di tre figli, è stata la “piccola di casa”, sempre in cerca dell’approvazione di suo padre, che amava vedere felice. Per lei, è stato un grande punto di riferimento.

La forte apertura mentale del padre

Suo padre l’ha sempre sostenuta e incoraggiata dicendole che poteva fare di tutto perché era una ragazza in gamba. L’ha sempre spronata a non arrendersi mai. Quando Ornella ha 17 anni, e una gran voglia di scoprire il mondo e conoscere nuove realtà, trova nei suoi genitori una grandissima apertura mentale. Tramite la sua prof. di francese delle superiori ha la possibilità di fare uno scambio alla pari con una famiglia a Parigi, e si rende conto della fortuna di poter contare sul sostegno dei genitori, cosa non scontata per quei tempi.

Suo padre è stato, infatti, molto lungimirante e, con sorpresa da parte di Ornella, l’ha incoraggiata a cogliere quell’opportunità, nonostante le difficoltà di comunicazione di quei tempi, ben precedenti l’arrivo dei cellulari. Suo padre aveva viaggiato tanto vivendo all’estero e probabilmente, per questo, aveva una mentalità molto aperta e ha potuto insegnare ai suoi figli la libertà.

E così ad appena 17 anni, Ornella, parte col treno con un’amica, che saluta a Milano, per poi proseguire per due strade differenti e il suo viaggio prosegue per molte altre ore in solitaria.

Mettersi alla prova per riuscire a cavarsela da sola

È l’occasione per lei di mettersi alla prova. Ricorda un po’ il timore ma anche la soddisfazione di chiedere informazioni in francese a degli sconosciuti e il rendersi conto di esser riuscita a cavarsela da sola.

E’ stata l’occasione di scoprire che “davanti alle difficoltà attivando nuove leve si possono trovare delle soluzioni che ci rendano soddisfatti di noi stessi”.

Al momento della scelta dell’Università, trova ancora un grande sostegno da parte della famiglia e la scelta finale ricade sull’Università Bocconi a Milano. Era vista come un luogo per pochi. Nonostante una maggior predisposizione verso le materie umanistiche, decide di affrontare la sfida e si presenta al test d’ingresso che riesce a superare nonostante i posti a disposizione fossero in numero ben inferiore rispetto alle candidature. Il superamento della prova è una soddisfazione incredibile per lei e una conferma delle sue capacità.

Provarci sempre

“Volere è sempre potere” è ciò che insegna oggi ai suoi figli.

“Provarci sempre e metterci tutto l’impegno è segno di una persona che non si arrende e, pur nelle difficoltà e di fronte a dei limiti, lavorando duro, può riuscire a superarli.”

Ornella

Questo pensiero è in tutto ciò che fa nel suo quotidiano e ciò che ha fatto nel suo passato. Come il fatto di aver lasciato l’ambiente tranquillo e ovattato della casa famigliare e partire per il nord per andare in un luogo ben diverso da quello a cui era abituata. Ricorda bene le differenze sostanziali tra il suo paese di origine e una città come Milano. La frenesia delle persone e della città l’aveva colpita subito, che se da un lato era uno stimolo a velocizzarsi, dall’altro sembrava quasi ridicolo come stile di vita.

La consapevolezza delle esperienze vissute

Certo, non sempre mentre si stanno vivendo alcune situazioni si ha la consapevolezza di aver superato certe sfide e l’importanza di ciascun passo in avanti fatto. A tal riguardo Ornella afferma:

“Alcune cose le ho elaborate più tardi. Me ne rendo conto sempre dopo di ciò che ho vissuto. Quando le vivo penso sia una cosa normale affrontare quello che mi si presenta per arrivare alla meta. Ma a distanza di tempo, do valore alle cose passate, le rivivo e le vedo sotto un’altra ottica, dandomi delle spiegazioni di quello che è accaduto e, a volte, anche delle pacche sulle spalle. Per mia natura, cerco spesso l’approvazione negli altri, però è altrettanto bello fermarsi, guardare ciò che ho fatto e rendermi conto dei risultati raggiunti per me stessa e non solo per gli altri.”

Ornella

Così è stato un po’ tutto il resto della sua vita: con il raggiungimento della laurea in Economia aziendale e la creazione di una sua famiglia. Sposarsi e avere figli era sempre stato un suo obiettivo fin da giovane e non lo ha mai visto come un impedimento ad avere anche una realizzazione professionale.

Conciliare il desiderio di una famiglia e di una realizzazione professionale

Ha sempre sognato di laurearsi, avere una sua attività e dei suoi impegni. Allo stesso tempo aveva un forte desiderio di famiglia e il conciliare questi due aspetti è stata un’altra bella sfida che ha affrontato e vinto perché, oggi, è una donna molto soddisfatta sia per la sua professione ma anche e soprattutto per la sua famiglia.

Dopo la laurea, avvenuta negli anni della new economy, ha lavorato in vari contesti e conosciuto la realtà delle startup. Da molti anni, invece, si occupa di marketing per una grande azienda del settore dei pagamenti digitali a Milano. Un lavoro che le piace perché le consente un buon equilibrio con gli impegni familiari e anche con la sua passione per la scrittura.

Per lei, la sua famiglia è una grandissima ricchezza che rappresenta quella forza che le fa dire:

“Faccio qualcosa per me stessa ma anche per loro, raggiungo degli obiettivi che possano essere il raggiungimento di traguardi per me ma che possano essere elementi di soddisfazione anche per loro.”

Ornella

La passione per la scrittura

Così è stato per l’obiettivo di pubblicare il suo primo libro ambientato a Otranto. Da sempre ha la passione per la scrittura, ma per tanti anni ha lasciato quelle pagine già scritte in un cassetto. Tra quelle parole, ha raccontato tanto di sé, delle sue origini salentine, del padre, dei profumi della sua terra e di ciò che ha imparato nella vita.

E’ stato durante un capodanno a casa di amici che, mentre si parlava dei sogni e degli obiettivi da realizzare, lei ha ammesso di voler terminare il suo libro tra lo stupore degli amici che non erano a conoscenza di questa suo sogno. Tra loro, un’amica l’ha spronata a continuare dopo aver letto il libro in una notte. Per lei, quella è stata una spinta notevole e da lì ha trovato lo stimolo giusto per buttarsi.

Insegue il suo sogno e decide di non auto-pubblicarsi, ma di cercare un editore disposto a credere nel suo lavoro. Un piccolo editore di Perugia, trovato quasi per caso, da suo marito che vede la pubblicità di un libro pubblicato da questo editore, mentre si trova in metropolitana a Milano.

La realizzazione di un sogno

Scopre nell’editore una persona illuminata, appassionata di scrittura, attenta, alla ricerca di nuovi talenti e molto professionale che decide di investire su di lei. Nonostante le difficoltà del lockdown del 2020, il libro esce a fine maggio, come simbolo di rinascita alla fine della prima ondata della pandemia.

Per Ornella è una gioia immensa, una grande soddisfazione personale e il riconoscimento delle sue capacità di scrittrice. Ciò le dà una carica pazzesca e si butta subito nella stesura di un secondo libro. Se il primo romanzo era dedicato alle sue origini, questo secondo è incentrato più sulla sua vita recente, ambientato nella campagna cremasca in cui vive da parecchi anni.

“Ho voglia di raccontare di questo meraviglioso territorio e di trasmettere emozioni. Bisogna aspettare tempi migliori e avere pazienza. Non bisogna mai demordere, ma tentare, avere pazienza e prima o poi le cose accadono”.

Ornella

Riguardo a Crema

“Chi vive nei piccoli paesi gode di un grande verde ma tutto quello che è il fulcro della vita quotidiana, dalla spesa ai servizi alla salute e non solo, sono delegati al centro più grande. Crema, per me, è anche questo, ma non solo.”

Ornella

Ornella ha abitato tanti anni a Milano ma appena lei e il marito hanno avuto la possibilità di comprare casa, hanno scelto di trasferirsi in campagna, è così che giungono in un paese alle porte di Crema. Acquistano una casa immersa nella natura, circondata da campi, dal silenzio e da profumi tipici della campagna. Ciò che ama è quando rientra dal lavoro da Milano e percorre il viale alberato che la conduce a casa, quello per lei è un momento di estremo piacere, che le dà le stesse sensazioni di quando è in vacanza ma allo stesso tempo la fa sentire subito a casa.

Qui ha trovato una dimensione che la fa stare bene, ha ritrovato un rapporto umano con le persone, anche semplicemente andando a fare la spesa, cosa che a Milano le mancava parecchio.

E’ il caso che li porta da queste parti, perché suo marito, grande appassionato di camminate, durante una di queste, incontra e conosce quello che poi diventerà un suo grande amico. Sarà proprio lui a far conoscere alla coppia la campagna cremasca.

Rendere omaggio a Crema

Per lei scrivere di Crema e del cremasco è stata un’esigenza, oltre che un piacere, per rendere omaggio e dire grazie a questa terra e alle persone che l’hanno saputa accogliere in modo molto amorevole. Racconta, ad esempio, di una vicina di casa che le faceva trovare un piatto caldo quando si era da poco trasferita ed era ancora intenta a sistemare la nuova casa ed accudire i suoi bambini, allora piccoli. Non sempre è facile entrare nel cuore delle persone quando si arriva da fuori, ma probabilmente, l’apertura sincera da parte di Ornella e della sua famiglia è stato un ottimo approccio per far sì che venissero accolti subito con calore.

Ha ricevuto tanto, sente di aver trovato un approdo sicuro e sente l’esigenza di contraccambiare; le piacerebbe fare qualcosa di più, quando sarà possibile, come per esempio impegnarsi nel sociale e promuovere la creazione di eventi culturali a beneficio degli altri.

Uno scorcio della campagna cremasca a Crema (Cr) il luogo scelto da Ornella per il suo ritratto per il progetto "Donne di Crema" (C)Monica Monimix Antonelli
Uno scorcio della campagna cremasca a Crema (Cr) il luogo scelto da Ornella per il suo ritratto per il progetto “Donne di Crema” (C)Monica Monimix Antonelli

Ornella e la fotografia

Fotografare le piace anche se non si ritiene un’esperta. Ricorda che il padre aveva una vecchia macchina fotografica, che ora è custodita gelosamente dal fratello di Ornella.

Le piace farsi fotografare perché le dicono essere fotogenica e lei stessa si piace di più in foto che dal vivo. Le piace la sfida di porsi davanti ad un obiettivo professionale per vedere come un occhio attento potrà saperla valorizzare e interpretare e ciò le dà grande carica nel partecipare.

Per partecipare al progetto “Donne di Crema”

Se sei di Crema (sei nata qui, ci hai vissuto per molti anni, e/o ci vivi tuttora) e ti va di raccontarmi qualcosa di te e un tuo pensiero su Crema, scrivimi un’email moni@monimix.com con una tua foto allegata.

Ti contatterò per inviarti tutti i dettagli.

Se il progetto “Donne di Crema” ti interessa, ne parlo più diffusamente in questo articolo

Ti riassumo qui le informazioni più immediate per capire di cosa si tratta.

Il progetto “Donne di Crema”

“Donne di Crema” vuole essere un progetto fotografico che mostri le donne di una piccola cittadina, ma che ha al suo interno tanti ottimi elementi, a livello lavorativo e personale.

Perché voglio raccontare le Donne di Crema mostrando il loro contributo nella società e la loro ricchezza a livello umano.

Saranno ritratti all’aperto, al naturale, così come la persona si presenta. Ogni donna che partecipa può scegliere il luogo in cui ambientare il suo ritratto. Unica regola deve essere di Crema (esserci nata, averci vissuto per molti anni, e/o viverci tutt’ora).

Far scegliere alla persona ritratta il luogo in cui scattare il suo ritratto è un modo per farla sentire ancora di più a suo agio.

Chiederò a ciascuna donna di raccontarmi la propria storia e se ha un pensiero legato a Crema. In questo modo potrò sia raccontare qualcosa delle partecipanti, sia ricostruire tramite loro, ciò che Crema rappresenta.

La sessione di ritratto dura un’ora, durante la quale ci conosceremo facendo quattro chiacchiere e poi realizzeremo il suo ritratto.

In questo caso, non è richiesto nessun contributo. Il ritratto è gratuito. In cambio chiedo l’autorizzazione a pubblicare il ritratto per il progetto, e per chi lo desidera, l’iscrizione alla lista di contatti a cui inviare la newsletter.

Se sei di Crema (ci sei nata, ci hai vissuto, e/o ci vivi tutt’ora) e se hai voglia di farti ritrarre, scrivimi: moni@monimix.com specificando “Donne di Crema”.


Se vuoi partecipare al progetto “Donne di Crema”, ma ti senti un po’ a disagio davanti alla fotocamera, ho scritto una breve guida per aiutarti a vivere più serenamente il momento degli scatti.

Per vedere i ritratti delle Donne di Crema che hanno già partecipato, puoi visitare questa pagina.


Prima di andare, ti chiedo un’ultima cortesia. Se l’articolo ti è piaciuto, lasciami un tuo like o un commento, oppure condividilo, mi farebbe molto piacere! Grazie!

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