Donne di Crema: il ritratto di Antonella

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“Donne di Crema” , oggi, racconta la storia di una donna conosciuta qualche mese fa: Antonella. Sono stati mesi impegnativi per lei, questi ultimi, per via di un progetto da lanciare e i tempi per il suo articolo si sono un po’ allungati. Ma il bello di questo progetto è che non ha fretta ed ogni storia è interessante in qualunque momento arrivi.

L’incontro

E’ un pomeriggio grigio e umido di febbraio quando incontro Antonella per un caffè in un bar del centro. Nell’email che mi ha mandato per presentarsi mi ha allegato una sua foto in cui si copriva il volto con i capelli. Mi ha fatto sorridere questa sua scelta e appena iniziamo a parlare mi dice subito delle sue difficoltà con la fotografia.

Antonella è una donna elegante, con un carattere apparentemente tosto e uno sguardo che non ha perso la capacità di sognare.

Il ritratto di Antonella per il progetto Donne di Crema (C)Monica Monimix Antonelli
Il ritratto di Antonella per il progetto Donne di Crema (C)Monica Monimix Antonelli

Mi racconta di esser stata una bambina ribelle, e ancor di più da adolescente. Ricorda di averne fatte passare di tutti i colori ai suoi genitori. E’ sempre stata insofferente alle regole, ha cresciuto sua figlia in libertà, dandole delle linee guida ma senza opprimerla con troppe regole ferree.

Ha passato dei momenti molto difficili nella sua vita, ma confessa di non volerne parlare perché ciò che ha superato preferisce lasciarlo nel passato e non pensarci più. Questo è un suo approccio alla vita, per lei ciò che è stato ed è stato superato deve esser lasciato andare.

Nella sua vita ha svolto molti lavori diversi, sia da dipendente che da imprenditrice, e ciò l’ha portata a reinventarsi spesso come persona.

Un carattere deciso

Ritiene di esser stata una persona fortunata nonostante le difficoltà e ciò che ha passato, o forse è il suo carattere deciso e sicuro che le ha sempre permesso di ottenere ciò che voleva. Ai colloqui di lavoro per esempio, si presentava sempre talmente convinta di ottenere quel lavoro che alla fine lo otteneva veramente.

Si ferma un attimo, perché teme di apparire presuntuosa, ma, ascoltandola, capisco che è una dote la sua, quella di credere talmente tanto in se stessa e nel volere così tanto una cosa da apparire convinta e convincente da ottenere il suo obiettivo.

Un cambio vita significativo

Un’esperienza che l’ha portata a reinventarsi come persona e a rivoluzionare la sua vita per alcuni anni, è stata una trasferta su un’isola. Una decina di anni fa, è partita per aprire un’attività e per alcuni anni ha vissuto una vita completamente diversa da quella precedente.

Si sentiva totalmente immersa nella vita sull’isola, amandola profondamente, sentendosi parte del posto e fortunata di poter vivere in quel luogo per lei sinonimo di casa. Infatti, ogni volta che atterrava con l’aereo provava una fortissima sensazione di ritorno a casa, sensazione mai provata in nessun altro luogo precedente.

Per alcuni anni ha vissuto in maniera spensierata, solo come il vivere su un’isola può insegnare. Il ritmo era lento, in sintonia col luogo e con le persone, il clima rilassato dell’ambiente l’avevano conquistata mostrandole un modo di vivere molto diverso dai ritmi a cui era solita.

Il ritorno alle origini e un nuovo progetto

Dopo qualche anno di vita su quest’isola, a malincuore, ha preso la decisione di lasciarla per un nuovo cambio necessario nella sua vita e fa ritorno così alle sue origini: Crema.

E’ qui che da poco ha realizzato un nuovo progetto. Un luogo tutto suo dove poter fare il lavoro che più ama. Cercare e vendere oggetti, abiti, accessori e gioielli ricercati e originali. La sua idea è quella di creare un luogo pieno di cose belle per gli occhi, ma non solo. Oggetti che possano donare a chi li acquista un pezzo di felicità e unicità. Per lei questa è una nuova avventura, un po’ temeraria per alcune persone a lei vicine, che davanti alla sua decisione hanno cercato di dissuaderla viste le difficoltà del periodo attuale.

Antonella non è un tipo di donna che si lascia spaventare dalle difficoltà, anzi, mi confessa che quando crede tantissimo in un’idea ci si butta senza pensare ai problemi che potrebbe incontrare sulla sua strada. Segue l’istinto e la sua esperienza la porta a prendere decisioni forti e apparentemente contro corrente.

Una nuova rinascita

Per lei questo spazio vuole simboleggiare una nuova rinascita dopo il periodo devastante trascorso a causa della pandemia. Vuole donare alla sua città qualcosa di nuovo, di speciale, di raccolto, dove potersi incontrare e finalmente ricominciare a vivere. Una sorta di “salotto” per le amiche e al tempo stesso un luogo dove poter accogliere artisti desiderosi di mostrare le proprie opere.

Ama la condivisione, Antonella, e la contaminazione tra i generi. Questo la porta ad amare grandi città che le offrono sempre moltissimi spunti creativi, culturali e delle nuove tendenze. Per lei un oggetto è prezioso non tanto per la marca che mostra ma per il valore di chi l’ha realizzato, l’idea dietro all’oggetto, la cura nei dettagli, la particolarità che lo rende unico.

Un’altra sua grande passione è l’ambiente, ama prendersi cura del verde sul suo terrazzino e vorrebbe vedere molte più piante e fiori per le città, perché donano subito un’idea più curata dell’ambiente circostante. Purtroppo, nonostante abbia già avuto modo di dire la sua opinione a chi di dovere, vede a malincuore che nulla viene fatto in tal senso.

E’ uno spirito battagliero, Antonella. Non ha timore di esprimere la sua opinione e non perde occasione per farlo, anche se si rende conto che troppo spesso le sue idee non vengono accolte con favore e cadono nel dimenticatoio.

Tutto per un attimo si è fermato

Uno spirito battagliero che alcuni anni fa per un attimo ha vacillato, quando le hanno scoperto un tumore, piccolo e curabile fortunatamente. Ma nel momento in cui le hanno dato la notizia, tutto per un attimo si è fermato.

Lei sempre così attiva, piena di voglia di fare, sempre pronta a combattere per le sue idee e i suoi obiettivi, per un paio di giorni si è fermata. Il pianto ha preso il sopravvento. Aveva già avuto a che fare con delle perdite importanti nella sua vita, che le avevano dato il senso che la nostra vita abbia una scadenza, ma in quell’istante in cui ha saputo di avere un tumore, si è resa conto che anche lei non era indistruttibile.

E da quel momento le è aumentata ancora di più la voglia di non perdere tempo, ma al contrario di impiegarlo per realizzare tutto ciò che si era posta in mente. Si è resa conto che il tempo scorre veloce e questo le dà un senso di impotenza e al tempo stesso un senso di malinconia.

Ricominciare da se stessa

Ecco perché dopo il termine di una collaborazione lavorativa recente, ha deciso di ricominciare da se stessa col suo progetto. L’alternativa era di andare in pensione, ma non si vedeva per niente a stare a casa a far passare il tempo, o a trascorrere i pomeriggi a bere il caffè con le amiche. Nonostante abbia tante passioni, al bivio tra scegliere di dedicarsi solo a quelle andando in pensione, o fare un salto nel buio e seguire il suo progetto e realizzare il suo spazio, ha prevalso la seconda scelta. Un progetto interessante, impegnativo, ma che la stimola costantemente e la fa sentire piena di energia e di voglia di fare.

Donne come Antonella mostrano la vera forza delle donne: la capacità di reinventarsi continuamente e il credere nei propri sogni, senza lasciarsi fermare dalle difficoltà.

Riguardo a Crema

Le piacerebbe vedere più cura nel centro storico perché lo ama moltissimo e ne conserva un ricordo bellissimo legato agli anni della sua infanzia e adolescenza. Mi racconta di una Crema degli anni ’60 e ’70, molto viva e molto affascinante. Ecco perché questo le rende difficile vedere come sia ridotto ora il centro storico con i molti negozi chiusi che danno un’idea un po’ desolata del centro, che si auspica possa tornare a splendere e ad essere vivo come nei suoi ricordi.

Le piacerebbe riuscire a fare maggior squadra tra i negozianti locali, per esempio, partecipando attivamente ai progetti altrui, perché essendo in un contesto piccolo, si potrebbe sfruttare questa dimensione contenuta per creare collaborazioni tra le parti.

Via Porzi il luogo scelto da Antonella per il suo ritratto per il progetto "Donne di Crema" (C)Monica Monimix Antonelli
Via Porzi il luogo scelto da Antonella per il suo ritratto per il progetto “Donne di Crema” (C)Monica Monimix Antonelli

Antonella e la fotografia

Con la fotografia Antonella ha un rapporto duplice: da un lato prova un gran piacere nel fotografare, le piace cogliere attimi di ogni genere, dall’altro non ama per niente essere lei il soggetto dello scatto. Non si piace mai e non si ritiene fotogenica, e ciò la porta a irrigidirsi ulteriormente se qualcuno le chiede di “mettersi in posa”. Le uniche foto in cui si riconosce e si piace sono quelle spontanee dove è distratta e intenta a fare altro o a guardare in un’altra direzione che non sia quella verso l’obiettivo.

Ciò che la fotografia le mostra è il tempo che scorre veloce e in un ritratto vede in modo chiaro questo aspetto, su di sé, facendole sentire un forte senso di malinconia.

Per partecipare al progetto “Donne di Crema”

Se sei di Crema (sei nata qui, ci hai vissuto per molti anni, e/o ci vivi tuttora) e ti va di raccontarmi qualcosa di te e un tuo pensiero su Crema, scrivimi un’email moni@monimix.com con una tua foto allegata.

Ti contatterò per inviarti tutti i dettagli.

Se il progetto “Donne di Crema” ti interessa, ne parlo più diffusamente in questo articolo

Ti riassumo qui le informazioni più immediate per capire di cosa si tratta.

Il progetto “Donne di Crema”

“Donne di Crema” vuole essere un progetto fotografico che mostri le donne di una piccola cittadina, ma che ha al suo interno tanti ottimi elementi, a livello lavorativo e personale.

Perché voglio raccontare le Donne di Crema mostrando il loro contributo nella società e la loro ricchezza a livello umano.

Saranno ritratti all’aperto, al naturale, così come la persona si presenta. Ogni donna che partecipa può scegliere il luogo in cui ambientare il suo ritratto. Unica regola deve essere di Crema (esserci nata, averci vissuto per molti anni, e/o viverci tutt’ora).

Far scegliere alla persona ritratta il luogo in cui scattare il suo ritratto è un modo per farla sentire ancora di più a suo agio.

Chiederò a ciascuna donna di raccontarmi la propria storia e se ha un pensiero legato a Crema. In questo modo potrò sia raccontare qualcosa delle partecipanti, sia ricostruire tramite loro, ciò che Crema rappresenta.

La sessione di ritratto dura un’ora, durante la quale ci conosceremo facendo quattro chiacchiere e poi realizzeremo il suo ritratto.

In questo caso, non è richiesto nessun contributo. Il ritratto è gratuito. In cambio chiedo l’autorizzazione a pubblicare il ritratto per il progetto, e per chi lo desidera, l’iscrizione alla lista di contatti a cui inviare la newsletter.

Se sei di Crema (ci sei nata, ci hai vissuto, e/o ci vivi tutt’ora) e se hai voglia di farti ritrarre, scrivimi: moni@monimix.com specificando “Donne di Crema”.


Se vuoi partecipare al progetto “Donne di Crema”, ma ti senti un po’ a disagio davanti alla fotocamera, ho scritto una breve guida per aiutarti a vivere più serenamente il momento degli scatti.

Per vedere i ritratti delle Donne di Crema che hanno già partecipato, puoi visitare questa pagina.


Prima di andare, ti chiedo un’ultima cortesia. Se l’articolo ti è piaciuto, lasciami un tuo like o un commento, oppure condividilo, mi farebbe molto piacere! Grazie!

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