Donne di Crema: il ritratto di Antonella

3
(3)

Donne di Crema raggiunge il traguardo del ritratto n. 30, con la storia di Antonella che ti racconto oggi.

L’incontro

I primi contatti tra me e Antonella risalgono al mese di Marzo, appena prima del lockdown; dopo la riapertura ci siamo rincorse per un bel po’ prima di riuscire a trovare una data che ci trovasse libere entrambe. Scegliamo di vederci un mercoledì mattina di Settembre, il clima non è a nostro favore, ma non ci lasciamo scoraggiare.

Il ritratto di Antonella per il progetto “Donne di Crema” (C)Monica Monimix Antonelli
Il ritratto di Antonella per il progetto “Donne di Crema” (C)Monica Monimix Antonelli

Il giorno del ritratto di Antonella

Ci ritroviamo sedute ai tavolini di un bar. Io eterna ottimista e lei, pessimista di natura, a far previsioni se smetterà o meno di piovere. Un diluvio fuori dalle finestre fa da sfondo alla nostra chiacchierata.

L’idea iniziale di Antonella era quella di ambientare il suo ritratto ai Giardini pubblici di Crema, ma vista la pioggia incessante, le propongo un’alternativa ben più riparata: i portici del Palazzo Pretorio in Piazza Duomo.

Mi confessa che il tempo grigio è più in linea con il suo carattere, sarebbe stato stridente, un ritratto in una luminosa giornata di sole.

Essere madre, moglie e artista

Inizia a raccontarmi la sua storia e subito mi dice di essere al tempo stesso: madre (di due splendidi bimbi), moglie e artista.

Già la premessa mi fa capire quanto debba esser impegnativo destreggiarsi in due ambiti che richiedono così tanta attenzione e tempo per esser fatti con cura.

Ama ciò che fa, ma ammette che in alcuni periodi le capita di vivere la frustrazione di non avere un’entrata fissa e sicura a fine mese, con cui potrebbe contribuire a mantenere la famiglia. Dal canto suo ha un marito accanto che la sostiene fortemente, ed è il suo primo sostenitore nei momenti di sconforto. La sprona a non mollare, e a continuare a perseguire il suo sogno. E’ proprio grazie a lui che non ha mai abbandonato la sua passione per l’arte.

Non avere un posto fisso le dà la libertà di potersi occupare dei suoi bambini e di accompagnarli nella loro crescita. Per quanto il mestiere di madre sia a tutti e gli effetti un lavoro a tempo pieno, ancora oggi non viene riconosciuto come tale.

Preconcetti nei riguardi delle mamme

Le capita spesso di scontrarsi con i vari preconcetti che riguardano le mamme che decidono di rimanere a casa a seguire i propri figli, (per scelta, necessità o mancanza di un lavoro).

“Se fai la mamma a tempo pieno spesso vieni additata come quella che non fa niente, che si fa mantenere e non lavora. Se poi aggiungo che faccio l’artista, ancora di più vengo additata come una mantenuta.”

Antonella

Nonostante si dia un gran da fare come ogni mamma, a volte si sente giudicata e non compresa, persino da altre donne, solo perché hanno un lavoro che le tiene fuori casa.

“Il mondo del lavoro è difficile se sei madre, non vi sono reali aiuti in favore di tale categoria. Non vi è tutela per chi è madre (o per la donna in generale). Una madre è costretta a scegliere se fare un lavoro che la tiene fuori casa per tutto il giorno, rinunciando a seguire i figli nella crescita, oppure deve rimanere a casa e occuparsi di loro a tempo pieno. L’ideale sarebbe un lavoro di mezza giornata per poter combinare due lati importanti per una donna che ha scelto di avere figli. È assurdo doversi appoggiare sempre ai nonni o a delle tate per la cura dei propri figli se si lavora.”

Antonella

Lei che ha sia i genitori, le sorelle e i suoceri a Parma, sente quanto sia impegnativo non poter far affidamento su nessuno. Anche per questo motivo la scelta è stata quella di occuparsi personalmente dei figli a tempo pieno.

L’arte nella vita di Antonella

Come se già essere madre a tempo pieno, non bastasse, ha scelto anche una strada, quella dell’arte, che non è certo facile. Il tempo per dedicarsi alla propria passione è spesso relegato nei ritagli di tempo, mentre i figli sono a scuola e all’asilo, e questo non le permette di avere quella continuità creativa di cui necessiterebbe.

La sua vita è permeata dall’arte, fin dagli studi artistici, e il suo sogno sarebbe quello di occuparsene a tempo pieno.

Il suo motto è: “Scambio arte con cibo…”

Le sue origini e l’arrivo a Crema

Antonella nasce a Parma, dopo il diploma si iscrive ad un corso di illustrazione a Firenze, cambiando poi specializzazione, l’anno successivo, e scegliendo il fumetto come disciplina.

Per esigenze lavorative del marito, dopo qualche anno, si trasferisce in un paese del cremasco. Per potersi inserire nella nuova realtà cittadina, cerca online e scopre un gruppo di mamme (creato da Lucia, un’altra partecipante al progetto) e ancora prima di esser mamma inizia ad interagire con le altre donne. Nonostante il gruppo sia virtuale, iniziano a crearsi contatti che diventano reali vedendosi al di là del monitor.

Vita da mamma

Dopo la nascita del primo figlio, inizia a creare delle vignette umoristiche intitolate “Vita da mamma”, con cui racconta la sua vita alle prese con il figlio, attraverso cui dare alle altre mamme consigli utili. Parla di varie tematiche ai genitori, sempre cercando di farlo in chiave umoristica. Ha iniziato a pubblicarle sulla sua pagina Facebook e ben presto hanno avuto un buon riscontro da parte del pubblico, sino a portarla ad esser notata da una rivista che le ha proposto una pubblicazione cartacea mensile.

Il sogno di Antonella

Ma non si occupa solo di questo progetto; mi racconta che ha un sogno molto grande a cui tiene molto: realizzare una serie di dipinti multi materici sul tema femminile, con cui rappresentare ogni aspetto caratterizzante le donne, dalla femminilità, alla maternità, agli aspetti psicologici che ruotano attorno a ciascuna donna.

Ha già in mente molti dei dipinti che farà, ma visto che le richiedono tempo per essere realizzati, è un progetto che culla nella sua mente, nell’attesa di potervisi dedicare con maggior disponibilità di tempo, non appena i bambini inizieranno a frequentare a tempo pieno l’asilo e la scuola.

Quando mi parla di questo progetto la vedo piena di entusiasmo e mi piace ascoltarla e vedere la sua mente in movimento e piena di idee. Mi spiega nel dettaglio che il tema principale delle sue opere è la fusione della figura femminile (talvolta riprendendo le protagoniste di alcuni fumetti) con l’ arte astratta, materica ed onirica.

Dallo studio e dalla ricerca di questo tema, vorrebbe creare una serie di dipinti ed allestire una mostra d’arte in cui la donna sarà al centro dell’attenzione.

L’amore per l’ambiente

Giovane donna, mamma, moglie e artista, ma non solo. Infatti è anche una grande amante dell’ambiente e ci tiene molto alla cura di esso. Apprezza molto realtà locali impegnate sul fronte della tutela dell’ambiente e della raccolta dei rifiuti lungo le strade e nelle aree pubbliche, e appena può vi prende parte.

Non sopporta vedere rifiuti gettati a terra, e in questo periodo odia vedere mascherine e guanti di lattice abbandonati in ogni dove.

È inoltre contro gli sprechi ed è una grande sostenitrice del riutilizzo degli oggetti e degli abiti, sia per gli adulti che in special modo per i bambini. Ama iniziative come il baratto e partecipa sempre con molto piacere alle giornate dedicate a questa pratica intelligente per ridare vita a oggetti usati.

Soprattutto per i bambini ritiene inutile acquistare montagne di abiti nuovi e accessori, perché spesso non si ha nemmeno l’occasione di sfruttarli. Al contrario, il riciclo intelligente e lo scambio tra mamme è per lei la forma migliore di far fronte alle proprie esigenze.

Il pensiero di Antonella riguardo a Crema

La prima impressione che ha avuto di Crema quando vi si è trasferita è stata quella di riconoscere in essa qualcosa della sua Parma, la sua terra d’origine. Una Parma di molti anni fa, un po’ meno popolata rispetto ad oggi, più curata e più raccolta. Si è sentita ben accolta fin da subito e pensa che a Crema non manchi nulla.

Uno scorcio dei portici del Palazzo Pretorio a Crema (Cr)
Uno scorcio dei portici del Palazzo Pretorio a Crema (Cr)

Antonella e la fotografia

Ritiene di avere un buon occhio fotografico a livello estetico e di composizione, le piace che il soggetto delle sue foto sia decentrato e con molto spazio intorno, spesso ritaglia lo scatto a seconda della composizione che più si avvicina a ciò che ha in mente.

Davanti all’obiettivo non sente di aver grossi problemi, le è capitato in passato di posare per degli scatti per dei parrucchieri, le veniva abbastanza naturale e si piaceva. Ammette che oggi ha qualche piccola difficoltà a piacersi e che tende un po’ a irrigidirsi se lo scatto non è “rubato”.

Per partecipare al progetto “Donne di Crema”

Se sei di Crema (sei nata qui, ci hai vissuto per molti anni, e/o ci vivi tuttora) e ti va di raccontarmi qualcosa di te e un tuo pensiero su Crema, scrivimi un’email moni@monimix.com con una tua foto allegata.

Ti contatterò per inviarti tutti i dettagli.

Se il progetto ti interessa, ne parlo più diffusamente in questo articolo

Ti riassumo qui le informazioni più immediate per capire di cosa si tratta.

Il progetto “Donne di Crema”

“Donne di Crema” vuole essere un progetto fotografico che mostri le donne di una piccola cittadina, ma che ha al suo interno tanti ottimi elementi, a livello lavorativo e personale.

Perché voglio raccontare le donne di Crema mostrando il loro contributo nella società e la loro ricchezza a livello umano.

Saranno quindi ritratti all’aperto, al naturale, così come la persona si presenta. Ogni donna che partecipa può scegliere lei stessa il luogo in cui ambientare il suo ritratto. Unica regola deve essere di Crema (esserci nata e averci vissuto per molti anni, e/o viverci tutt’ora).

Far scegliere alla persona ritratta il luogo in cui scattare il suo ritratto è un modo per farla sentire ancora di più a suo agio.

Chiederò a ciascuna donna di raccontarmi la propria storia e se ha un pensiero legato a Crema. In questo modo potrò sia raccontare qualcosa delle partecipanti, sia ricostruire tramite loro, ciò che Crema rappresenta.

La sessione di ritratto dura un’ora, durante la quale ci conosceremo facendo quattro chiacchiere e poi realizzeremo il suo ritratto.

In questo caso, non è richiesto nessun contributo. Il ritratto è gratuito. In cambio chiedo però l’autorizzazione a pubblicare il ritratto per il progetto, e per chi lo desidera, l’iscrizione alla lista di contatti a cui inviare la newsletter.

Se sei di Crema (ci sei nata e hai vissuto qui molti anni, e/o ci vivi tutt’ora) e se hai voglia di farti ritrarre, scrivimi un’email: moni@monimix.com


Se vuoi partecipare al progetto “Donne di Crema”, ma ti senti un po’ a disagio davanti alla fotocamera, ho scritto una breve guida per aiutarti a vivere più serenamente il momento degli scatti.


Prima di andare, ti chiedo un’ultima cortesia. Se l’articolo ti è piaciuto, lasciami un tuo like o un commento, oppure condividilo, mi farebbe molto piacere! Grazie!

How useful was this post?

Click on a star to rate it!

Average rating 3 / 5. Vote count: 3

No votes so far! Be the first to rate this post.

Please follow and like us:

La tua opinione è importante