Chi è Monica Monimix Antonelli? Scopri chi sono

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Ti starai chiedendo chi è Monica Monimix Antonelli. No? Ok, come non detto allora, puoi saltare la lettura di questo lungo articolo. Altrimenti, se sei curioso scopri chi sono.

tre autoritratti della fotografa Monica Monimix Antonelli
Semplicemente io – (c)Monica Monimix Antonelli

Ciao, sono Monica, benvenuta/o sul mio blog.

In questo articolo ti racconto qualcosa di me e del perché ho deciso di aprire questo blog. Per chi è questo blog?

  • Per te che vuoi diventare un fotografo, o sei un appassionato di fotografia
  • Se il tuo sogno è diventare una modella, qui troverai alcuni consigli utili
  • Sei nel posto giusto se ami il ritratto
  • Il tema della bellezza naturale è importante per te, ma non trovi molto materiale in giro: qui lo troverai
  • Hai un’idea ma ti sento bloccata/o, sapere che non sei sola/o puoi aiutarti

Lascia che mi presenti brevemente prima di aprirti le porte della mia nuova casa virtuale.

Nasco a fine anni 70, un’infanzia spensierata, in cui ho avuto la fortuna di crescere giocando all’aria aperta, senza tecnologia, ma con amici reali. Profondamente timida sin da piccola, tranne in famiglia dove ero un fiume in piena. Amavo disegnare, colorare e perdermi nei miei mondi fantastici. Una sognatrice con la testa fra le nuvole, caratteristica che tutt’ora mi contraddistingue.

Ho sempre avuto un carattere contrastante: da un lato timida e sognatrice, dall’altro pratica e indipendente. Mentre le altre sognavano di essere principesse in attesa del principe azzurro io volevo essere Zorro. Perennemente in bilico tra parte emotiva e anima razionale, penso un sacco, per poi agire d’istinto, con risultati a volte opinabili.

Adolescente schiva, non sono mai stata l’anima della compagnia, prediligendo sempre rapporti sinceri. Fermamente convinta del “pochi, ma buoni”, tanto che la mia migliore amica di oggi è la mia migliore amica dai tempi del liceo.

Dalla bambina timida che non parlava quasi con nessuno, ho fatto passi da gigante. Se voglio qualcosa lo chiedo o cerco di ottenerlo con le mie forze. Se, sono convinta, non mi ferma nessuno. La timidezza di fondo c’è ancora, ma ho imparato ad accettarla e ad uscire  dal guscio. Non dò mai nulla per scontato. Sono grata alla vita di ciò che mi ha dato, conscia del fatto che sia solo fortuna, nascere nel posto giusto. Sta a noi restituire il favore facendo del nostro meglio per meritarcelo. So chiedere scusa, e dico un sacco di “grazie”.

Amante dei viaggi ma legata visceralmente alla mia piccola cittadina di provincia. Amo poter vivere con ritmi lenti, spostandomi a piedi e in bicicletta. Fautrice della qualità della vita, perennemente alla ricerca di un equilibrio senza stress. Animo passionale che esplode non appena si toccano certi temi delicati. Sempre pronta a schierarmi dalla parte dei più deboli. Me la prendo parecchio quando si parla di violenza sulle donne, bullismo, violenza sugli anziani, bambini e animali. Amo follemente la natura e odio profondamente chi non rispetta l’ambiente.

Mi occupo di fotografia, professionalmente, dal 2006. Ho sempre avuto una certa predilezione per il ritratto fotografico. Un genere che tende a passare in secondo piano per via della grande diffusione dei selfie, ma che sa regalare un’esperienza davvero intensa a chi vi prende parte. Se si riesce a creare una situazione ideale in cui il soggetto fotografato si sente a suo agio, ecco che diventa un momento di conoscenza, di apertura e di fiducia.

E’ un genere che comporta la capacità di aprirsi con la persona che abbiamo davanti. Non è solo il soggetto a doversi mostrare, ma anche noi dietro la fotocamera dobbiamo essere in grado di aprirci per creare la giusta sintonia e mettere a proprio agio la persona che vogliamo ritrarre.

Maggiore sarà l’apertura di entrambi, maggiore sarà l’intensità del ritratto.

Oltre al ritratto mi sono sempre occupata anche di fotografia di moda, genere molto interessante per la gran varietà di scenari e di storie da interpretare. E’ necessario fare una distinzione tra la parte commerciale e i progetti di ricerca: nel primo caso dovremo far collimare le nostre idee e la nostra voglia di sperimentare, con le esigenze del cliente. Non sempre capita il cliente che saprà apprezzarle, ma quando capita, le immagini saranno in grado di mostrare la nostra visione. Nei progetti di ricerca saremo noi a decidere come impostare le foto e qui potremo sbizzarrirci mostrando cosa sappiamo fare. Personalmente ho sempre portato molto della ricerca della ritrattistica anche nell’ambito moda, dando più intensità agli sguardi e al voler raccontare una storia dietro le immagini, anziché ritrarre le modelle come manichini con degli abiti.

Amo interagire con le persone, conoscere le loro storie, ecco perché amo il ritratto.

Ben diverso l’ambito commerciale, in quello sono veramente pigra, infatti negli anni ho avuto dei periodi in cui ho arrancato parecchio, non mi vergogno a dirlo. La parte legata al denaro e alla trattativa non mi è mai piaciuta. Caratterialmente è sempre stato un problema legato ad una timidezza di fondo, ma anche al fatto che se una cosa non mi piace proprio, difficilmente riesco a farla. Ora sto iniziando a trovare un equilibrio. Sto seguendo un percorso di crescita personale, che mi sta facendo capire come approcciarmi, come smussare certi aspetti e come accettarmi in primis. E’ un lavoro lungo, molto introspettivo, ed impegnativo ma mi sta aiutando a capire molto di me. Soprattutto mi sta dando nuovo slancio e nuovo entusiasmo. Ecco perché ho deciso di “fermarmi” un attimo e prendermi del tempo per capire in che direzione andare. Lungo questo anno mi sono messa a studiare moltissimo.

Ci sono voluti mesi per capire cosa volessi veramente fare. Ho scritto tantissimo e fatto parecchi esercizi di scrittura espressiva. Ho buttato giù idee. Le ho modificate. Alcune le ho abbandonate subito perché ho capito che erano idee che non mi rispecchiavano realmente. Alcune conferme le ho avute.

Quella più importante, è che la fotografia è parte integrante di me ed è ciò di cui voglio occuparmi. Ho capito cosa non ha funzionato sino a qui. Ho fatto chiarezza dentro di me. Mi sto ancora conoscendo, ma ciò a cui sono arrivata sino ad ora è stato fondamentale per capire dove voglio andare. Ho scremato tutto ciò che ho scritto in questi mesi e sono finalmente arrivata all’idea del progetto di cui parlerò in questo blog. Alla fine rileggendo gli appunti di questi mesi, e ritrovando vecchi testi di progetti di alcuni anni fa, mi sono accorta che certi spunti c’erano già. Ho unito con un filo rosso i puntini e ora sono pronta a cominciare. Ecco quindi la nascita di questo nuovo blog.

La fotografia è il tema portante di questo blog. Qui troverai riflessioni, spunti, ricerche, progetti basati sulla fotografia, in particolare, avrà ampio spazio la ricerca fotografica della bellezza naturale nelle donne di oggi, in netto contrasto con i canoni estetici falsificati dall’abuso di filtri sui social network.

Una ricerca di lungo corso quella relativa alla bellezza naturale. La mia intenzione è quella di indagare l’animo umano alla ricerca di reazioni e cambiamenti. Ho molti quesiti a cui voglio dare una risposta. Per esempio: cosa cambia in una donna che si vede finalmente bella? In che modo, cambia una donna nel momento in cui acquisisce consapevolezza di sé? Come reagisce una donna sicura di sé?

Allargando il tema, non solo relativamente alla bellezza naturale, ma al ritratto in generale, mi chiedo: davanti all’obiettivo di una macchina fotografica, cosa si prova?

Quanto sono realmente io davanti ad una macchina fotografica?

La presenza del fotografo, quanto falsifica la mia reazione?

Se il fotografo non ci fosse, come sarei? Sarei me stessa o interpreterei comunque una parte che ho scelto?

Come posso aiutare le donne a superare il disagio davanti ad una macchina fotografica?



Questi e tanti altri quesiti sono alla base di questo blog e delle ricerche di cui voglio occuparmi sempre di più.

Fotografare per capire diventa il tema portante del mio lavoro.

In questo blog troverai inoltre articoli dedicati ai consigli utili per chi inizia. Nella categoria “Consigli pratici”, troverai una serie di informazioni per chi vuole diventare un fotografo o per chi è appassionato di fotografia e molto curioso.


Scarica la mia guida "5 semplici passi per ottenere il ritratto perfetto"

Scopri come mettere a proprio agio la donna che vuoi ritrarre, partendo dal dialogo con lei, conquistando la sua fiducia e valorizzandola al meglio con la posa giusta.


Ho voluto aggiungere anche una sezione più personale. Chiamarla “Crescita personale” mi sembrava troppo, rispetto a chi se ne occupa da molti anni in modo molto approfondito. Ho scelto, così, di chiamarla “Esperienze personali”. Potrai leggere il racconto del mio percorso sino a qui.

Che cosa mi ha portato alla decisione di aprire un blog, al giorno d’oggi. Perché è utile un blog, a cosa serve oggi, nell’epoca dei social network. Potrai leggere dei miei tentativi, dei miei buchi nell’acqua, e che cosa mi spinge a ricominciare nuovamente. Ti racconto che cos’è il mindset e perché è così importante. Magari sei anche tu all’inizio di un progetto, oppure ci stai pensando ma non hai il coraggio di fare il salto. Leggere quello che sto vivendo io, potrebbe farti sentire meno sola/o e farti venire la voglia di provarci.

Un'altra sezione del blog "Risorse utili" è dedicata ai consigli relativi a libri, mostre, corsi interessanti e interviste a professionisti che possano esserti d’aiuto con i loro consigli.

Per ora le sezioni sono ancora spoglie, ma è mia intenzione dedicarmi molto proficuamente a questo progetto e ben presto, se tornerai a trovarmi, vedrai tu stessa/o, tanti nuovi articoli.


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2 pensieri riguardo “Chi è Monica Monimix Antonelli? Scopri chi sono”

  1. La descrizione che hai fatto di te stessa è perfetta! Io che ti conosco di persona da un po’ di tempo lo posso confermare. E complimenti per la scelta di riprendere in mano il formato “blog” e trasformarlo in qualcosa di utile per chi ama la fotografia e la pratica o semplicemente è curioso di conoscere qualche retroscena. Brava Monica!

  2. Ma che bella sorpresa! E che belle parole 🙂 Mi fai emozionare, così. Davvero felice che ti piaccia. Spero di riuscire a farlo crescere il più possibile, come me lo sono immaginata. Il lavoro sarà immane, ma sono piena di entusiasmo. Un bacio grande e grazie ancora per il tuo pensiero.

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