10 consigli per venire bene in foto

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In questo articolo troverai 10 consigli su come venire bene in foto. Non esistono formule magiche. Solo qualche accortezza.

Quante volte ti sarai chiesta come fare a venire bene in foto? Quante volte lo avrai cercato su Google? Lo so, non è facile porsi davanti all’obiettivo fotografico di un estraneo e venire bene al primo colpo.

Vorrei iniziare con questa frase di Peter Lindbergh di qualche anno fa, ma sempre attuale e che dà uno spunto molto importante:

“Dovrebbe essere questa la missione dei fotografi di oggi: liberare le donne, e in ultimo tutti gli esseri umani, dal terrore della giovinezza e della perfezione! “

Peter Lindbergh – 2014
Ritratto realizzato da Peter Lindbergh. 10 consigli per venire bene in foto
(C)Peter Lindbergh

Peter Lindbergh è stato uno dei più grandi fotografi al mondo. La sua capacità di rendere le donne meravigliose, nella loro semplicità è stata sicuramente il suo punto di forza. I suoi ritratti, per lo più in bianco e nero, e i suoi scatti di moda, hanno conquistato le copertine delle più importanti testate di moda del mondo.

Ciò che ho sempre amato del suo stile è l’essenzialità.

Non ha mai coperto le donne con strati di trucco. Le ha sempre ritratte con un aspetto vero, reale, spontaneo. Celebri le sue foto di modelle e attrici in spiaggia, con una camicia bianca da uomo, il capello raccolto dolcemente e un trucco leggero o al massimo l’occhio enfatizzato da uno smockey eyes che esaltava ancora di più l’espressività di tali donne.

Altro luogo in cui ha ritratto molte donne è il suo studio, affascinante come lo studio di un artista: assi di legno sul pavimento, un fondale in tessuto o il muro un po’ grezzo. Luce naturale di una finestra, (o una luce continua), che sapientemente creava quel senso di naturalezza, di intimità, e al tempo stesso donava forza espressiva alle immagini.

Lindbergh è stato il fotografo delle top model anni 90 e delle attrici di Hollywood. Ciò che lo ha differenziato dagli altri fotografo è stato quello di andare in contro tendenza: anziché esaltare il lato glamour di queste donne, ne ha esaltato la bellezza reale, la capacità espressiva creando ritratti dalla grandissima forza comunicativa e indimenticabili. Gli sguardi di molte di queste donne sanno inchiodarti nell’esatto istante in cui li incroci.

La sua frase, riportata ad inizio articolo, ben riassume il suo lavoro e la sua “missione”.

Ritratto realizzato da Peter Lindbergh. 10 consigli per venire bene in foto
EDITIONS 25 ALSO PRINTED IN VOGUE UK TBD/1990 – (C)Peter Lindbergh

Ho sempre seguito il suo lavoro sin dall’inizio della mia avventura fotografica e devo dire che fin dal primo istante in cui sono incappata nelle sue immagini, ho capito che quello era ciò che volevo fare.

Essere più che apparire

Volevo che anche la mia fotografia si poggiasse sull’essere più che sull’apparire, andando in controtendenza rispetto ai canoni che ci si aspetterebbe. La fotografia è spesso vista come un’attività basata sull’estetica, in certi ambiti può essere vista anche in modo leggero.

Per me è sempre stata basata sul contenuto. E’ una lunga ricerca partita molti anni fa, con i primi esperimenti da cui sono nati i primi progetti fotografici. Molto ingenui magari, ma già con una chiara idea in mente. Più che alla forma ho sempre cercato di dare valore al significato delle mie foto.

Leggere le parole di Lindbergh, è una conferma di ciò che ho sempre pensato e che tuttora prediligo. La fotografia dovrebbe letteralmente liberare le donne (ma non solo) dalla smania di essere perfette.

La fotografia dovrebbe aiutare le donne a vedersi belle nella loro unicità.

Partendo dal fatto che la perfezione non esiste, né che si possa fermare il tempo, la fotografia dovrebbe aiutarci a liberarci da queste stressanti forme di ricerca che non portano a nulla se non al fatto di non accettarci mai per quello che siamo.

Il problema è che guardiamo sempre a ciò che non abbiamo anziché a quello che abbiamo.

Ognuno di noi è diverso. Ognuno di noi ha i propri pregi e i propri difetti. Compito della fotografia di ritratto dovrebbe essere quello di enfatizzare le caratteristiche di ognuno di noi. Facendoci vedere che in ognuno di noi c’è della bellezza, senza farci distrarre dall’eventuale “difetto” su cui tendiamo sempre a concentrarci, a discapito di ciò che invece funziona.

Non mi stancherò mai di ripetere che non è questione di fotogenia. La prima cosa che le persone mi dicono appena si trovano davanti alla fotocamera è proprio questo: “Non sono fotogenico” come a mettere le mani avanti nel caso venissero male.

Non appena le persone ritratte si guardano nelle foto scattate capita che come prima reazione non si piacciano. Spesso questo è dovuto al fatto che in fotografia non esiste menzogna, se non dopo il ritocco fotografico forzato. Ciò porta al fatto che la persona si focalizzi magari su ciò che non le piace di sé (come per esempio, un naso pronunciato…) e non guardi la foto nel suo insieme.

Può capitare che la persona non riesca bene in foto. A volte capitano persone molto belle di persona, ma che poi in foto non rendano abbastanza. Può essere responsabilità del fotografo il non riuscire a ritrarla al meglio, altre volte può capitare che magari il suo sguardo non catturi l’attenzione e quindi ci si perda ad osservare gli elementi singoli.

Essere presenti a se stessi

Alcune volte questo succede perché la persona non è presente a se stessa nel momento dello scatto. Mi spiego meglio: quando si realizza un ritratto, il soggetto deve essere parte attiva dell’esperienza. Non bisogna pensare che sia il fotografo a fare tutto. E’ un “gioco di squadra”.

Il fotografo mette la sua esperienza e la sua capacità di osservazione, il soggetto deve essere partecipe all’atto in sé. Se il soggetto si mette a pensare ad altro, il suo sguardo non sarà  attento e concentrato, ma sarà vago e distaccato. Ciò porta a realizzare un ritratto che non sappia comunicare bene la persona che abbiamo davanti.

Un consiglio per quando si viene ritratti, che mi sento di darti è questo: mentre sei davanti alla fotocamera non pensare a quelli che ritieni i tuoi difetti. Rilassati e pensa che stai vivendo un’esperienza speciale, apposta per te. Ti meriti il miglior risultato. Pensa al bello, ai tuoi pregi, non ai difetti, oppure pensa proprio a qualcosa che ti faccia stare bene. In questo modo il tuo sguardo sarà più luminoso, il tuo viso sarà più rilassato e tutto questo nel tuo ritratto si vedrà e tu risulterai al meglio.

Se mentre sei davanti all’obiettivo continui a preoccuparti che si vedrà il doppio mento, il naso un po’ pronunciato, o una pancetta non proprio tonica, otterrai il risultato di apparire tesa, preoccupata di conseguenza guardando la foto scattata non ti piacerai.

Considerando anche il fatto che molte persone al giorno d’oggi sono abituate a falsificarsi con i filtri di Instagram, risulta ancora più difficile riuscire a ritrarre una persona nel modo più naturale possibile e ottenere piena soddisfazione da parte sua nel momento in cui vedrà il ritratto.

In quel caso sarà ancora più difficile conquistate la sua fiducia, perché avrà già esperienze pregresse di foto fatte da sé, in cui potrà provare centinaia di pose finché non si sarà trovata quella giusta e si modificherà i lineamenti fino al punto di piacersi.

Se ti rivolgi ad un fotografo lascia che sia lui ad osservarti in modo da trovare la giusta angolazione da cui ritrarti. Cerca di non portare le “espressioni da selfie” nello studio di un fotografo. Fidati di lui. Collabora al meglio, ascoltando cosa ti suggerisce e vivendo al meglio l’esperienza.

Riassumendo, vediamo 10 consigli per venire bene in foto:

  1. Quando ti trovi davanti ad una macchina fotografica, rilassati. Sembra banale, ma respira. A volte si tende a trattenere il fiato per la tensione che si prova. Fai qualche respiro profondo. Vedrai che ti sentirai subito più calma.
  2. Fidati del fotografo che hai scelto. Se ti sei documentata su di lui saprai che è un professionista serio, ascolta i suoi consigli e vedrai che insieme potrete ottenere un ottimo risultato.
  3. Sii presente a te stessa. Non pensare ad altro, non distrarti pensando a quelli che pensi siano i tuoi difetti. Pensa a vivere il momento e a godere dell’esperienza. Sarai più rilassata e in foto si vedrà.
  4. Non posare come se stessi facendo un selfie, niente “duck face”. Cerca di essere spontanea e naturale.
  5. Evita un trucco troppo marcato, se solitamente non è il tuo stile. Un buon ritratto punta sull’espressività e sull’emotività. Gli orpelli non faranno altro che far sembrare finto il tuo ritratto.
  6. Punta su una bellezza acqua e sapone, o un trucco leggero che ti sappia valorizzare.
  7. Scegli abiti con cui sei a tuo agio. Meglio un capo semplice e in tinta unita piuttosto che un capo vistoso che non ti faccia sentire a tuo agio. Per capo semplice intendo qualcosa di minimal, non un capo dimesso. Scegli dei capi che ti valorizzino.
  8. Accenna un sorriso. Non devi per forza sorridere, ma un piccolo sorriso a volte aiuta a distendere i muscoli facciali.
  9. Se sei timida e impacciata, fai qualche prova davanti allo specchio a casa tua. Pensa che nessuno è lì per giudicarti. Il fotografo che hai davanti vuole fare bene il suo lavoro e realizzare per te il miglior ritratto che possa fare. Per farlo ha bisogno della tua collaborazione. Prova a scattarti qualche foto da sola scoprirai così qual è la tua angolazione migliore.
  10. Divertiti! Vivi questa esperienza come un momento speciale solo per te. Vivilo appieno, non farti frenare dall’ansia o dal timore di venire male. L’unico modo di riuscir bene in un ritratto è di non pensare che verrai male 😉

Se l’argomento del ritratto fotografico ti interessa, ti segnalo anche questo altro articolo che ho scritto: Il dialogo col soggetto ritratto è fondamentale

Un altro articolo che potresti trovare interessante è quello che ho scritto a proposito della bellezza naturale


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