Mettere a suo agio il soggetto di un ritratto è uno degli aspetti più impegnativi e delicati della fotografia ritrattistica. Da questo aspetto dipende la buona riuscita della nostra sessione fotografica.
Il ritratto è una tipologia di fotografia che appassiona molti fotografi e aspiranti tali. All’apparenza sembra un genere di fotografia semplice, ma nasconde in sé molte difficoltà che non sempre vengono spiegate in corsi e tutorial. In questo articolo ti parlerò di un aspetto molto importante di una sessione fotografica e cioè la parte psicologica che ruota attorno a questo tipo di ripresa, e che ti permetterà di mettere a suo agio il soggetto di un ritratto.
Oltre alla parte psicologica ti darò anche 10 consigli pratici per mettere a suo agio il soggetto di un ritratto, che ti garantiranno la buona riuscita della sessione fotografica. Non mi soffermerò sul discorso dell’attrezzatura, perché mi preme di più spiegarti tutto ciò che spesso non viene affrontato nei tutorial online e nei corsi.
Si parla sempre molto di quale possa essere l’obiettivo perfetto e quali impostazioni tecniche usare per ottenere il ritratto perfetto, ma si tende a tralasciare tutto ciò che coinvolge psicologicamente i due elementi sul set: il fotografo e il soggetto ritratto.
Mi preme fare una breve introduzione riguardo a cosa significhi fotografare per comunicare, perché è un concetto fondamentale da capire e ti aiuterà a comprendere, ancora meglio, come approcciarti alla fotografia di ritratto.
Introduzione: la fotografia per comunicare
Al giorno d’oggi siamo letteralmente invasi dalle immagini e, riuscire a incuriosire le persone con la fotografia è diventato molto difficile. Siamo tutti ormai abituati a scorrere distrattamente i social, senza fare attenzione a ciò che vediamo.
Da fotografi dobbiamo quindi riuscire a destare l’attenzione dell’osservatore, e, per farlo, dobbiamo offrirgli una buona fotografia. Diventa essenziale avere un messaggio da veicolare.
Ho volutamente detto buona fotografia e non bella. C’è una differenza sostanziale tra i due aspetti. [In questo articolo ho scritto più approfonditamente riguardo a questo tema]
La differenza tra una buona e una bella foto
Una buona fotografia racconta, trasmette qualcosa a chi la guarda e tende a rimanere impressa nella sua memoria, mentre una bella fotografia rimarrà in mente all’osservatore, solo il tempo che si soffermerà su di essa.
La differenza non si fonda sul concetto del bello e del brutto, perché questi concetti si basano su canoni estetici e, quindi, sul gusto soggettivo che non è misurabile né uguale per tutti. La buona fotografia va oltre il canone estetico. Rientra in un concetto razionale ed emotivo, basato sul ragionamento che scaturisce dalla visione della foto e dalla reazione che provoca.
Una bella fotografia non emergerà dal marasma di foto che i social presentano quotidianamente.
Al contrario, una buona fotografia farà soffermare l’osservatore e gli farà porre delle domande.
Attraverso una buona fotografia, il fotografo comunica il suo pensiero riguardo un determinato argomento. Ascolta le storie di chi è coinvolto. Cerca di capire il perché delle cose accadute. Quindi, la fotografia diventa, un mezzo per capire e conoscere.
Per fare questo, serve avere prima di tutto un’idea. Perché vuoi fare questa fotografia, questo progetto? Cosa vuoi comunicare a chi la guarderà? Perché è importante per te e per gli altri?
Una fotografia non si compone, quindi, solo di tecnica ma anche e soprattutto di comunicazione. Per fare una buona foto, serve un’idea prima ancora di pensare a che ISO usare o a che velocità scattare.
Se hai ben chiaro in mente cosa vuoi raccontare attraverso le tue immagini, allora sì che potrai fare della buona fotografia.
La parte legata alla comunicazione, a differenza della parte tecnica, non la si impara da un tutorial né in un manuale.
La comunicazione va prima di tutto “sentita” dentro di te, ponendoti delle domande: “Perché fotografi?”, “Perché scegli quel soggetto?”, “Hai qualcosa da dire, o lo fotografi solo perché quel soggetto è bello?”
Nel caso specifico della fotografia di ritratto, l’obiettivo sarà quello di raccontare la persona che hai davanti. Raccontarla attraverso la fotografia è possibile, solo se riesci a entrare in sintonia con lei e farla aprire per farti raccontare qualcosa di sé e per far questo dovrai riuscire a mettere a suo agio il soggetto che hai davanti.
L’importanza del dialogo per mettere a suo agio il soggetto nella fotografia di ritratto
E qui veniamo al punto cruciale della fotografia di ritratto: “Come è possibile riuscire a conquistare la fiducia di qualcuno che hai appena incontrato e mettere a suo agio il soggetto di un ritratto.?” Con il dialogo. Il compito dei fotografi è proprio quello di riuscire a creare sin dal primo istante, un rapporto di fiducia con la persona.
Non è semplice, soprattutto se si è timidi e un po’ introversi. Ma, lasciatelo dire da una timida, è fattibile.
Serve pratica anche qui, come in tutte le cose, ma vedrai che se ogni volta ti sforzerai, alla fine riuscirai a superare l’imbarazzo e a gestire al meglio la situazione.
Vediamo ora quali sono 10 consigli pratici per mettere a suo agio il soggetto del tuo ritratto.
10 consigli pratici per mettere a suo agio il soggetto di un ritratto
1. Sorridi
La prima cosa in assoluto da fare quando incontri la persona da ritrarre è accoglierla con un sorriso. Banale da dire, ma importante da fare. Un sorriso aperto e sincero è un ottimo modo per iniziare. Se la accogli con un sorriso anche l’altra persona ricambierà il sorriso e vi sentirete entrambi già un po’ più rilassati.
2. Due elementi sul set
Nel caso tu fossi timido e introverso, pensa prima di tutto che magari dall’altra parte c’è una persona altrettanto timida, ma a differenza di te, non sa cosa fare su un set fotografico.
Sarà tuo compito guidarla in questa esperienza. Se al contrario sei una persona sicura di sé, abbi l’accortezza di rispettare la timidezza dell’altra persona. Non porti come una persona boriosa. Questo potrebbe far mettere l’altra persona sulla difensiva. Il fotografo è uno dei due elementi sul set, non il protagonista della scena.
3. Ascolta la persona che hai davanti
Per instaurare un dialogo con lei, inizia chiedendole del suo lavoro/studio, solitamente è una domanda a cui la gente risponde con piacere. Devi cercare di conquistare la sua fiducia.
Ascoltala attentamente, ponile domande mirate in base a quello che ti sta raccontando. Una persona che si sente ascoltata veramente, sarà ben disposta nei nostri confronti. Solo conquistando la sua fiducia potrai instaurare un buon rapporto con lei che ti porterà a ottenere un buon ritratto.
4. Spiega ciò che andrete a fare
La persona che hai davanti potrebbe non avere nessuna idea di cosa succeda su un set fotografico e questo potrebbe farla sentire a disagio ed a esser più chiusa e rigida nei tuoi confronti. Dalle tutte le informazioni di cosa andrete a fare in modo che possa avere un quadro completo della situazione.
Parlando di fotografia, argomento che conosci bene e ti appassiona, ti sentirai automaticamente più sicuro di te e mentre le parlerai di quello che andrete a fare, riuscirai a trasmetterle fiducia. Cerca di essere chiaro mentre le spieghi cosa vuoi fare.
La persona che hai davanti potrebbe non intendersi di fotografia, non stare a spiegarle tecnicismi, ma descrivile il tipo di immagini che hai in mente, veicola il tuo messaggio anche attraverso l’emozione che vuoi trasmettere. Per aiutarti potresti mostrarle delle immagini che avrai avuto premura di cercare nei giorni precedenti al servizio fotografico. Un aiuto visuale è molto importante perché mostra più facilmente quello che hai in mente.
5. Rispondi ad ogni sua domanda
Chiedile se ha domande e rispondi con cura ad ogni suo dubbio. Se vedi che non fa domande, magari non vuol apparire insicura o inesperta. È importante capire se ha dubbi, perché ti aiuterà a comprendere come sta vivendo la situazione e, di conseguenza, puoi cercare di tranquillizzarla nel caso fosse a disagio.
6. Tranquillizza la persona che hai davanti
Uno dei timori maggiori in chi si pone davanti ad un obiettivo è quello di venire male in foto. Ti sentirai dire spesso “Non sono fotogenica”. È tuo compito cercare di tranquillizzare la persona che hai davanti per fare in modo che non si focalizzi su quelli che pensa essere i suoi difetti. Perché se il pensiero si fissa su ciò che non le piace di sé, non riuscirà ad apparire rilassata e questo non gioverà al ritratto.
Rassicurala, mentre stai scattando. Dille che sta venendo molto bene, a volte basta dire “Perfetto, va benissimo così, stai venendo benissimo”. È un incoraggiamento molto forte per chi è davanti all’obiettivo. Non devi estremizzare la cosa per evitare che la persona si senta presa in giro, devi essere spontaneo, convinto e infonderle fiducia. Evidenzia i suoi punti di forza.
Se per esempio ha un bello sguardo, punta su quello, evita di focalizzarti su un aspetto che a lei non piace di sé. Se per esempio, durante la conversazione ti ha detto che non le piace sorridere in foto perché si vedono i suoi denti (aspetto che non le piace), evita di chiederle di sorridere sia perché si renderà conto che si noterà ciò che non le piace, sia perché avrà l’impressione che tu non l’abbia ascoltata.
7. L’importanza della focalizzazione
Può capitare che per quanto ti impegni, il ritratto non riesca al meglio. Questo può dipendere da vari fattori. Uno di questi potrebbe essere che la persona che hai davanti non è stata presente a se stessa nel momento dello scatto.
Può capitare se la persona è distratta dai suoi pensieri, se si sta focalizzando sui suoi difetti e quindi nel suo sguardo si leggono questi pensieri e timori. Se ti rendi conto che è distratta, richiama la sua attenzione.
Chiedile di cambiare posa, di guardare in macchina e pensare a qualcosa che la renda felice, ti aiuterà a farle distendere i tratti del viso e a farla apparire più sorridente e rilassata. Se comunque continui a vedere un po’ di distacco, abbassa la macchina fotografico e chiedile se va tutto bene.
A volte basta questo per far sì che la persona si renda conto di essersi distratta. Non farle mai mancare la tua guida e il dialogo. In questo modo la terrai concentrata. Questo è un altro punto cruciale di una sessione di ritratto. Entrambe le parti devono essere attente e focalizzate su quello che stanno facendo, altrimenti qualcosa non funzionerà.
8. Non trattenere il fiato
A volte può capitare che qualcuna, durante la fase di scatti, trattenga il fiato perché è un po’ tesa. Se dovessi vedere questa cosa, anche in questo caso, abbassa la macchina fotografica e parla con lei.
A volte basta sorriderle e dirle di respirare, in quell’attimo la persona si renderà conto di aver trattenuto il fiato e, può capitare che si metta a ridere nel realizzare la cosa, quello sarà il momento in cui abbasserà le difese e inizierà a rilassarsi. Tu avrai mostrato attenzione nei suoi confronti e avrai conquistato la sua fiducia e questo è un ottimo traguardo per mettere a suo agio il soggetto.
9. Abiti e trucco in linea con la persona
Un altro modo per far sentire la persona a proprio agio è quello di chiederle di presentarsi vestita e truccata secondo il proprio stile. Non forzarla a indossare abiti diversi o un trucco diverso dal solito.
Consiglia sempre alla persona che vuoi ritrarre, di presentarsi con un trucco semplice e pulito (se vuoi realizzare un ritratto naturale), per evitare che si presenti con un trucco marcato che se non è fatto bene in foto si vedrà tantissimo e non farà altro che distrarre l’attenzione.
La cosa importante, nel caso tu voglia realizzare un ritratto il più naturale possibile, è che la persona si presenti come è nella vita di tutti i giorni, non si deve stravolgere solo perché la devi ritrarre. Capi semplici ma curati, senza strafare. Stesso discorso per il trucco. Presentandosi com’è nella vita, sarà già un po’ più a suo agio.
10. Fai nascere un sorriso
In un ritratto la persona non deve necessariamente sorridere. Se vuoi che sorrida, non chiederlo espressamente, ma fai in modo di portarla a sorridere. Come? Non devi improvvisarti cabarettista, ma ti basterà chiederle di pensare a qualcosa che la rende felice, o qualcosa che le piace.
Automaticamente il sorriso le nascerà spontaneo. Stai pronto a scattare, perché a volte dura una frazione di secondo. Se vedi che non funziona, raccontale qualcosa di buffo che ti è successo. Tieni sempre pronto qualche aneddoto da raccontare. Aiuta molto a sciogliere eventuali tensioni.
Un consiglio extra
Non toccare mai la persona che hai davanti. È una regola fondamentale. Non siete in confidenza, qualunque avvicinamento improvviso e non richiesto, potrebbe mandare all’aria tutto il lavoro che hai fatto per mettere i l soggetto a suo agio.
Se vedi che ha una ciocca di capelli che le cade male sul viso o sulla spalla, dille se può spostarla. Se nonostante questo la ciocca è ancora fuori posto, chiedile se puoi spostargliela tu. Ma non avanzare verso di lei finché non ti avrà detto di sì.
Molte persone non amano che le si tocchi o che si entri nel proprio spazio. Non oltrepassare questa distanza finché non sarà lei a chiederti di intervenire. E anche in quel caso, fai movimenti lenti, non bruschi. Sembrano forse eccessivi come suggerimenti, ma credimi che in quella situazione sono molte le variabili in gioco e basta davvero poco per far chiudere la persona e, a quel punto, difficilmente riuscirai a conquistare nuovamente la sua fiducia.
Tutti questi suggerimenti valgono, non solo nella fotografia di ritratto per privati, ma anche se vuoi ritrarre una modella professionista. Non pensare che essendo il suo lavoro si possa saltare la parte del dialogo. E’ importante costruire un rapporto di fiducia anche con una modella professionista.
È fondamentale spiegarle la tua idea in modo da coinvolgerla totalmente. In questo modo saprà cosa fare e potrete lavorare insieme sull’idea. Durante gli scatti, informati se va tutto bene, sii premuroso nei suoi confronti, non trattarla come un manichino. A volte si tende a dar per scontato che, visto che è il suo lavoro, debba farlo senza lamentarsi.
Conclusione
Per concludere, un appunto importante.
Quando qualcuno ti chiede un ritratto chiedi esattamente per quale scopo lo desidera. Ne ha bisogno per uso personale o per un utilizzo professionale? Nel primo caso dovrai puntare sul mostrare la persona nel modo più naturale e spontaneo possibile, nel secondo caso dovrai mostrare l’aspetto più professionale di essa.
Se hai deciso di lanciarti nella fotografia di ritratto, non dimenticarti che la cosa più importante è che avrai la grande opportunità di conoscere le persone attraverso la fotografia. Ascolterai le loro storie, avrai la possibilità di crescere come persona e come fotografo.
Nella fotografia di ritratto c’è sempre qualcosa da imparare, ogni persona è talmente diversa dalle altre che avrai sempre nuovi spunti e non ti annoierai mai. Poniti nell’ottica dell’ascolto delle loro parole, e di ciò che comunicano senza parlare. Solo sentendo cosa ti trasmette la persona, potrai raccontarla al meglio.
Buon divertimento!
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Se invece stare davanti alla macchina fotografica ti crea disagio, puoi scaricare questa guida gratuita:
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