Ritratti in ascolto: un ritratto autentico di te stessa/o
Rispondo a dubbi e domande sul nuovo progetto Ritratti in ascolto
Nel precedente articolo ti ho introdotto il mio nuovo progetto fotografico: “Ritratti in ascolto”, un progetto aperto a tutti — uomini, donne, giovani, adulti — pensato per creare uno spazio dove fermarsi, guardarsi e ascoltarsi davvero. Per partecipare non è necessario avere esperienza con i ritratti o sentirsi particolarmente “pronti”: l’importante è esserci, così come si è. Avendo ricevuto alcune domande riguardo al progetto ho pensato di raccogliere le risposte in un articolo dedicato.
Come funziona
Ci incontriamo in uno spazio tranquillo (un bar, una panchina del parco, ecc…), senza pose forzate o aspettative. Durante l’incontro:
ti ascolto, con attenzione e senza giudizio;
ti ritraggo in modo naturale e sincero;
ti invito a lasciare una frase personale sul tema dell’ascolto o qualcosa che senti dentro. Puoi scriverla anche a casa e inviarmela via email o messaggio.
Il risultato è un ritratto autentico, accompagnato dalle tue parole, che racconta qualcosa di te in modo semplice e vero.
Durata e prezzo
Durata: circa 60 minuti
Costo: 30 €
Cosa ricevi:
un’ora tutta per te, in cui qualcuno ti ascolta davvero;
il tuo ritratto in digitale;
la partecipazione a una futura mostra collettiva;
una stampa in piccolo formato del tuo ritratto, che riceverai al termine della mostra.
Il prezzo simbolico è pensato per rendere l’esperienza accessibile a chiunque, senza diventare una barriera. Dietro ai 30 € c’è tempo, cura, ascolto e professionalità: non è solo una foto, ma un momento dedicato a te.
Superare dubbi e paure
Farsi ritrarre può far emergere dubbi o timori. In “Ritratti in Ascolto” non ci sono maschere, pose forzate o giudizi. Alcuni dei dubbi più comuni:
Paura di non piacersi: il ritratto nasce in modo naturale e sincero; spesso chi partecipa rimane piacevolmente sorpreso.
Non voglio raccontare la mia storia: non è obbligatorio condividere dettagli della vita privata. Basta essere presenti, anche in silenzio.
Non mi sento speciale: il ritratto non richiede “specialità”, ma il desiderio di guardarsi con sincerità.
Non so cosa scrivere: anche poche parole, un pensiero semplice o un silenzio possono raccontarti.
Prepararsi per il ritratto
Non serve una preparazione particolare. L’importante sei tu, naturale e a tuo agio:
indossa ciò che ti fa sentire bene;
trucco leggero se lo desideri, ma non è obbligatorio;
evita colori fluorescenti o nero intenso se possibile, ma per il resto libera scelta a colori e stampe;
accessori sì, se ti aiutano a esprimere la tua personalità.
Flessibilità e accessibilità
Gli incontri sono flessibili e organizzati su appuntamento. La partecipazione è aperta a tutti, senza selezione, e include la futura mostra con i materiali raccolti. Puoi partecipare anche senza mostrare il tuo nome: i pensieri lasciati in mostra possono essere anonimi.
Perché partecipare
“Ritratti in Ascolto” non è solo una fotografia: è un momento di introspezione, ascolto e presenza, che ti permette di guardarti con occhi nuovi e lasciare una traccia di te in un progetto collettivo. Anche chi di solito non si fa fotografare o pensa “non fa per me” può trovare un’esperienza sorprendente e significativa.
Prenota il tuo ritratto
Vuoi vivere questa esperienza? Puoi prenotare il tuo Ritratto in Ascolto, un’ora dedicata a te, in cui fermarti, respirare e lasciarti guardare con autenticità.
Per prenotazioni, scrivi a moni@monimix.com
Un ritratto è più di una foto: è un’esperienza da vivere con leggerezza e attenzione, per scoprire qualcosa di nuovo su te stesso.



