Donne di Crema: il ritratto di Chiara

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“Donne di Crema” mi permette di conoscere donne interessanti, sensibili, divertenti e ogni volta resto affascinata da ciascuna di loro. Le loro storie sono pregne di emozioni, di fatiche, di gioie e di obiettivi sempre nuovi.

Così come nella storia di Chiara: una donna solare, emotiva, sensibile e con tanta voglia di fare.

L’incontro

La nostra prima chiacchierata è stata molto piacevole e spontanea: si è raccontata e mi ha trasmesso tutto il suo entusiasmo e la sua positività.

Chi la conosce dice di lei che è una persona estroversa, aperta, dinamica, curiosa, e al tempo stesso riservata. È tante sfaccettature della stessa persona.

Il ritratto di Chiara per il progetto Donne di Crema (C)Monica Monimix Antonelli
Il ritratto di Chiara per il progetto Donne di Crema (C)Monica Monimix Antonelli

La storia di Chiara

Cresciuta in un paese alle porte di Crema, ha dei bei ricordi della sua infanzia e della vita di paese.

Ricorda molto vividamente che, già da bambina, mentre giocava con le bambole, si immaginava nelle vesti di un’insegnante di fronte ad una classe di bambini.

“Al momento di scegliere la mia strada, non ho avuto esitazioni o dubbi su ciò che avrei voluto fare.”

Chiara

Dopo gli studi comincia a mettere in pratica il sogno della sua vita.

Le prime esperienze lavorative

Chiara si alterna tra supplenze a Scuole Elementari e Materne raggiungendo tanti paesini del circondario cremasco. Per lei questa è una vera palestra quotidiana. L’empatia e la capacità di stabilire un rapporto immediato con i bambini, le hanno facilitato il compito.

Grazie ad un Concorso, approda all’Asilo Nido: per lei si apre un nuovo mondo, completamente diverso da quello della Materna e delle Elementari. Ha la possibilità di imparare moltissimo durante il periodo di supplenza.

Il potenziale di un Asilo Nido

Intuisce il grande potenziale dell’Asilo Nido e comincia a pensare ad un Nido tutto suo, un luogo speciale pensato su misura per i bambini e concepito per sostenere le esigenze dei genitori di potersi affidare con fiducia a personale esperto.

Dal 2004 affronta una prima esperienza imprenditoriale che prepara il terreno e la fortifica per il grande lancio del 2006, l’anno di nascita della sua “creatura”.

Il fulcro del suo progetto imprenditoriale è tutto racchiuso nel nome scelto. Una folgorazione arrivata quasi per caso:

“Il mio nido sarà un approdo per chi vuole vivere la quotidianità dei propri bambini SENZA PENSIERI”.

Chiara

Una nuova avventura

Per lei è una grandissima emozione che dura tutt’ora e la percepisco mentre me ne parla. Sono quindici anni che lavora a questo suo sogno e ha visto crescere tanti bambini, tanto che i primi che ha conosciuto sono oggi adolescenti.

Nonostante abbia iniziato in un anno non semplicissimo per via della crisi economica che imperversava in quegli anni, conserva un ricordo bellissimo dei suoi inizi.

“Forse è perché credevo così tanto in quel sogno, in quella realizzazione che non ricordo le difficoltà e le fatiche del periodo. Se ci credo io, non può che andare bene.”

Chiara

Chiara è una donna capace di sorridere anche nelle avversità.

L’Asilo nido nasce in un piccolo paesino alle porte di Crema ma accoglie bambini provenienti da tanti paesi, anche da Crema stessa.

Partito con circa dieci bambini, oggi ne conta una media di venticinque, una grande conferma della fiducia accordata a Chiara e al suo progetto.

Continuare a credere nel proprio sogno

È grata a se stessa per non aver mai smesso di credere nel suo sogno e soprattutto per aver creduto nella grande capacità dell’uomo di superare gli ostacoli e trasformare le difficoltà in grandi occasioni di crescita.

Confessa una grande passione per la lettura e ritiene che gran parte del suo imprinting sia dovuto alle letture che nel tempo ne hanno stimolato l’ottimismo e la spinta.

Qui e ora

Chiara crede fermamente nel “Qui e ora” proprio come i bambini che adottano questo modus operandi in maniera naturale:

“Un bambino non conosce il prima e il dopo, ma è qui adesso e si gode pienamente il momento che sta vivendo con gli strumenti che ha a disposizione”.

Chiara

Ed è proprio sulla scia di questo grande insegnamento che Chiara ha superato il momento di estrema fatica dovuto alla chiusura del suo Nido, come di tutte le scuole, per sei mesi durante la pandemia.

L’importanza dell’ascolto

Un periodo denso di pensieri e di grandi incognite che è sfociato in una grande ondata di luce grazie al termine degli studi di Counseling.

Oggi Chiara ha terminato i suoi studi ed è Counselor Maieutico-Relazionale.

Anche grazie ai social network, ha aperto uno sportello di ascolto genitoriale mettendo a disposizione di tutti le sue competenze e la sua esperienza.

“Ascoltando un adulto, facendolo sentire sostenuto e supportato, gli si offrono gli strumenti per fare le giuste mosse educative e per riconoscere i comportamenti del proprio bambino.

Solo così potrà lavorare al meglio, con riflessi positivi su se stesso e su chi lo circonda. I bambini sono lo specchio delle esperienze familiari. Ecco perché tengo moltissimo a questo percorso di counseling che ho avviato presso la mia struttura.”

Chiara

“Faccio il tifo per i bambini e per farlo per loro, devo farlo prima per le mamme e per i papà.”

Chiara

Una formazione continua

Grazie allo studio costante e alla formazione sul campo, scopre ogni giorno cose nuove riguardo al mondo dei bambini.

Il suo lavoro è in costante mutamento e crescita, ogni volta che raggiunge un obiettivo ha già la curiosità di passare al successivo e di vedere come accrescere le sue conoscenze attraverso la formazione e il lavoro sul campo infatti, attualmente, sta intraprendendo un percorso di specializzazione in “Parent Counseling”.

Chiara è una donna che sta bene con se stessa, ha in mano le redini del suo destino, non c’è nulla per caso nella sua vita e dalla sua voce questa sua soddisfazione emerge pienamente.

Riguardo a Crema

Crema per lei è una città a misura d’uomo, in cui si riconosce. Ciò che ama moltissimo e che la rilassa totalmente è a fine giornata, in primavera ed estate, al tramonto, uscire in bicicletta e pedalare nella calma della città.

Assapora la lentezza di quel momento, il silenzio tutto attorno, i profumi delle piante, in particolare del gelsomino, i colori della città con la luce del tramonto.

Uno scorcio lungo il fiume Serio a Crema (Cr), il luogo scelto da Chiara per il suo ritratto per il progetto “Donne di Crema” (C)Monica Monimix Antonelli

Chiara e la fotografia

Le piace tantissimo fotografare, si perde durante le sue camminate, ad osservare ogni dettaglio che coglie la sua attenzione. Ama raccogliere nella fotografia la sensazione del momento che sta vivendo.

Davanti alla fotocamera ha imparato ad avere un approccio ironico e pensa di essere anche abbastanza fotogenica, se chi scatta la foto sa valorizzare i suoi pregi ma anche quelli che lei ritiene essere i suoi difetti.

Per partecipare al progetto “Donne di Crema”

Se sei di Crema (sei nata qui, ci hai vissuto per molti anni, e/o ci vivi tuttora) e ti va di raccontarmi qualcosa di te e un tuo pensiero su Crema, scrivimi un’email moni@monimix.com con una tua foto allegata.

Ti contatterò per inviarti tutti i dettagli.

Se il progetto “Donne di Crema” ti interessa, ne parlo più diffusamente in questo articolo

Ti riassumo qui le informazioni più immediate per capire di cosa si tratta.

Il progetto “Donne di Crema”

“Donne di Crema” vuole essere un progetto fotografico che mostri le donne di una piccola cittadina, ma che ha al suo interno tanti ottimi elementi, a livello lavorativo e personale.

Perché voglio raccontare le Donne di Crema mostrando il loro contributo nella società e la loro ricchezza a livello umano.

Saranno ritratti all’aperto, al naturale, così come la persona si presenta. Ogni donna che partecipa può scegliere il luogo in cui ambientare il suo ritratto. Unica regola deve essere di Crema (esserci nata, averci vissuto per molti anni, e/o viverci tutt’ora).

Far scegliere alla persona ritratta il luogo in cui scattare il suo ritratto è un modo per farla sentire ancora di più a suo agio.

Chiederò a ciascuna donna di raccontarmi la propria storia e se ha un pensiero legato a Crema. In questo modo potrò sia raccontare qualcosa delle partecipanti, sia ricostruire tramite loro, ciò che Crema rappresenta.

La sessione di ritratto dura un’ora, durante la quale ci conosceremo facendo quattro chiacchiere e poi realizzeremo il suo ritratto.

In questo caso, non è richiesto nessun contributo. Il ritratto è gratuito. In cambio chiedo l’autorizzazione a pubblicare il ritratto per il progetto, e per chi lo desidera, l’iscrizione alla lista di contatti a cui inviare la newsletter.

Se sei di Crema (ci sei nata, ci hai vissuto, e/o ci vivi tutt’ora) e se hai voglia di farti ritrarre, scrivimi: moni@monimix.com specificando “Donne di Crema”.


Se vuoi partecipare al progetto “Donne di Crema”, ma ti senti un po’ a disagio davanti alla fotocamera, ho scritto una breve guida per aiutarti a vivere più serenamente il momento degli scatti.

Per vedere i ritratti delle Donne di Crema che hanno già partecipato, puoi visitare questa pagina.

Prima di andare, ti chiedo un’ultima cortesia. Se l’articolo ti è piaciuto, lasciami un tuo like o un commento, oppure condividilo, mi farebbe molto piacere! Grazie!

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