Donne di Crema: il ritratto di Anna

“Donne di Crema” durante il periodo in zona rossa, non si è fermato, ma è continuato con una nuova formula: le video interviste online. Ho avuto modo di conoscere nuove Donne di Crema, senza muovermi da casa, solo separando i due momenti: quello del racconto della loro storia e quello del ritratto.

Così è stato per Anna di cui oggi ti racconto la storia.

L’incontro

In una delle sue prime email, ricordo che mi aveva scritto di essere sempre stata una persona timida, con un forte legame con la sua famiglia, che per lei rappresenta un nido sicuro in cui sentirsi se stessi e a proprio agio e, che per lavoro, si sta impegnando molto per lavorare sulla parte più riservata di sé.

Incuriosita da questa presentazione, le chiedo di raccontarmi la sua storia e scopro così una giovane donna che ha saputo affrontare la vita un passo alla volta ma con determinazione e una buona dose di ottimismo.

Sorride molto, Anna, percepisco dai suoi racconti, ma anche dalla sua voce, che è una donna felice e appagata di ciò che ha raggiunto.

Il ritratto di Anna per il progetto Donne di Crema (C)Monica Monimix Antonelli
Il ritratto di Anna per il progetto Donne di Crema (C)Monica Monimix Antonelli
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Perché è importante avere una routine?

Avere una routine mattutina, perché è importante?

In questo articolo ti racconto brevemente come ho passato l’ultimo anno. Tra un lockdown e l’altro e tra un’incertezza e l’altra. Ho imparato che tutto dipende da me. Se mi lascio andare alla pigrizia, tutto va a rotoli.

A gennaio 2020, ben prima che iniziasse la pandemia, ho iniziato una fase di riorganizzazione della mia vita. Nell’anno precedente, avevo già iniziato a capire che dovevo darmi delle nuove regole, cambiare alcuni aspetti lavorativi e personali.

Una nuova routine mattutina aiuta ad essere più concentrati e produttivi
Photo by Jessica Delp on Unsplash

L’importanza di una routine

Leggendo articoli, testando su di me quanto leggevo, ho iniziato a capire come poter impostare una nuova routine che mi permettesse di essere molto più concentrata e produttiva.

So che sembra una frase fatta, o uno di quei discorsi da guru che vogliono venderti il loro corso online, ma ho provato sulla mia pelle, e ti garantisco che la differenza tra avere una routine mattutina e non averla, è sostanziale.

Mi sono data così delle nuove regole. La prima è stata la sveglia all’alba per potermi ritagliare un’ora tutta per me. In questa ora mi sono presa il tempo per meditare e fare yoga, scrivere articoli per il blog e pianificare il progetto “Donne di Crema” che stava nascendo.

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Donne di Crema: il ritratto di Barbara

“Donne di Crema” è ancora momentaneamente in pausa dai ritratti, ma non si ferma mai. Durante la fase di lockdown ne sto approfittando per far parlare il più possibile del progetto, sui giornali locali, attraverso articoli ed interviste e sto già iniziando a pianificare un evento per la primavera.

Dei ritratti già realizzati ne mancano un paio da pubblicare, oggi ti racconto la storia di Barbara.

L’incontro

Tempo fa ho ricevuto un’email da Alessandra, in cui si presentava e si proponeva, insieme alla sua cara amica, e socia nel lavoro, Barbara, per partecipare al progetto “Donne di Crema”.

Due amiche che si compensano a vicenda. Dopo aver conosciuto Alessandra, ero molto curiosa di conoscere anche l’altra metà della sinergia di queste due donne.

Il ritratto di Barbara per il progetto Donne di Crema (C)Monica Monimix Antonelli
Il ritratto di Barbara per il progetto Donne di Crema (C)Monica Monimix Antonelli

Il giorno del ritratto di Barbara

Incontro Barbara, in una mattina un po’ grigia e umida. Dopo i primi scambi di battute, ci pensa Barbara a farmi completamente dimenticare il clima attorno a noi.

Parlare con lei è molto semplice, dopo pochi minuti ho l’impressione di conoscerla da tempo. Si presenta subito dicendo che, essendo una persona timida, non sa bene cosa raccontare di sé. Ma mi basta chiederle del suo lavoro che subito si accende un lampo nei suoi occhi e le parole iniziano a fluire senza problemi.

“Sono nata su un tavolo da taglio”

Barbara

E’ così che inizia a raccontarmi la sua storia. I suoi genitori avevano un laboratorio dove lavoravano per conto terzi e producevano abiti per i grandi stilisti.

E’ una ragazzina, Barbara, quando scopre la passione per la moda e la sartoria.

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10 consigli pratici per mettere a suo agio il soggetto di un ritratto

Mettere a suo agio il soggetto di un ritratto è uno degli aspetti più impegnativi e delicati della fotografia ritrattistica. Da questo aspetto dipende la buona riuscita della nostra sessione fotografica.

Il ritratto è una tipologia di fotografia che appassiona molti fotografi e aspiranti tali. All’apparenza sembra un genere di fotografia semplice, ma nasconde in sé molte difficoltà che non sempre vengono spiegate in corsi e tutorial. In questo articolo ti parlerò di un aspetto molto importante di una sessione fotografica e cioè la parte psicologica che ruota attorno a questo tipo di ripresa, e che ti permetterà di mettere a suo agio il soggetto di un ritratto.

Mettere a proprio agio il soggetto ritratto. Un ritratto naturale di Francesca a cura di Monica Monimix Antonelli
Un ritratto naturale di Francesca (C)Monica Monimix Antonelli

Oltre alla parte psicologica ti darò anche 10 consigli pratici per mettere a suo agio il soggetto di un ritratto, che ti garantiranno la buona riuscita della sessione fotografica. Non mi soffermerò sul discorso dell’attrezzatura, perché mi preme di più spiegarti tutto ciò che spesso non viene affrontato nei tutorial online e nei corsi.

Si parla sempre molto di quale possa essere l’obiettivo perfetto e quali impostazioni tecniche usare per ottenere il ritratto perfetto, ma si tende a tralasciare tutto ciò che coinvolge psicologicamente i due elementi sul set: il fotografo e il soggetto ritratto.

Mi preme fare una breve introduzione riguardo a cosa significhi fotografare per comunicare, perché è un concetto fondamentale da capire e ti aiuterà a comprendere, ancora meglio, come approcciarti alla fotografia di ritratto.

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Come si cattura l’emozione in un ritratto?

Come si cattura l’emozione in un ritratto fotografico è una delle domande che negli anni mi sono sentita porre più volte da chi ha visitato il mio sito e da alcune chiacchierate sulla fotografia fatte con fotografi amatoriali.

Nel mondo della fotografia ci sono fotografi che aborrono la parola emozione legata alla fotografia, altri che hanno fatto di questo concetto il motivo portante della loro attività di ricerca.

Un ritratto dal progetto "Natural Beauty" per valorizzare la bellezza naturale delle donne (C)Monica Monimix Antonelli
Un ritratto dal progetto “Natural Beauty” per valorizzare la bellezza naturale delle donne (C)Monica Monimix Antonelli

Raccontare la persona nel ritratto fotografico

Per quanto mi riguarda nella mia fotografia di ritratto cerco di raccontare la persona che ho davanti nel modo più vero possibile, per quello che la persona mi offre di sé.

Intendo la parola “vero” legata a quella porzione di tempo in cui la persona che ritraggo è in quel preciso istante. E’ lei a decidere cosa mostrarmi di sé. Se poi, si apre e mi mostra la sua reale personalità, allora il ritratto sarà vero in tutti i sensi, altrimenti sarà una versione della persona che avrà voluto mostrarmi in quel modo.

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Nuovi obiettivi nonostante la pandemia

Nel 2020 cercare nuovi obiettivi da perseguire è stato per me un’ancora di salvezza totale, tra tutte le difficoltà del periodo. Lavorativamente parlando è stato un bagno di sangue, ma se devo fare un bilancio di quest’anno il risultato è comunque positivo. No, non sono impazzita.

Lavorare su nuovi obiettivi

Ad inizio anno mi sono messa a lavorare su nuovi obiettivi e ho lavorato duro per raggiungerli o per lo meno arrivarci vicina. Mi sono concentrata per iniziare e portare avanti il progetto “Donne di Crema”, perché ci ho creduto fin dal primo istante. Certo, è un progetto di ricerca fotografica, in altri termini, non mi dà da mangiare, ma la soddisfazione e l’entusiasmo che ne sono derivati, mi hanno sostenuta in tutti questi mesi di brutte notizie e pandemia.

I ritratti realizzati fino ad ora per il progetto "Donne di Crema" (C)Monica Monimix Antonelli
I ritratti realizzati fino ad ora per il progetto “Donne di Crema” (C)Monica Monimix Antonelli

Credo che nella vita non si debba vivere sempre e solo per i soldi, e ciò di cui avevo più bisogno era di trovare una nuova strada da percorrere. E così è stato. Iniziando questo progetto sono sbocciate nuove conoscenze che hanno portato a nuove collaborazioni. Il parlare sui social del progetto mi ha portata ad essere intervistata su giornali locali arrivando ad un pubblico più vasto.

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Donne di Crema: alcuni retroscena del progetto

Dopo tanti articoli del progetto “Donne di Crema”, voglio raccontarti alcuni retroscena relativi a questa esperienza, alcune curiosità, cosa ho imparato da esso e che impatto ha avuto su di me.

“Donne di Crema” è iniziato molti mesi fa, il 4 Febbraio 2020 con il ritratto di Marta. Si è interrotto dal 9 Marzo sino a Maggio a causa del lungo periodo di lockdown forzato in casa. E’ ripreso il 27 Maggio con il ritratto di Cecilia e interrotto nuovamente il 06 Novembre per il secondo lockdown.

Marta, la prima partecipante al progetto "Donne di Crema"
Marta, la prima partecipante al progetto “Donne di Crema”
Cecilia, la prima partecipante al progetto "Donne di Crema" dopo la ripresa dal lockdown, a maggio
Cecilia, la prima partecipante al progetto “Donne di Crema” dopo la ripresa dal lockdown, a maggio

Il mio obiettivo è di arrivare a 100 donne ritratte per Agosto 2021, per poter poi esporre il progetto durante il mese di Settembre 2021.

Mi ero messa come primo traguardo, di arrivare a 50 ritratti realizzati e 50 storie raccolte per il mese di Dicembre 2020, ma il nuovo lockdown ha arrestato la corsa, a quota 43 ritratti già realizzati.

Sto scalpitando per poter realizzare gli ultimi 7 ritratti rimasti in sospeso. Nel frattempo ho già ricevuto nuove candidature di donne desiderose di raccontarsi e aprire il loro cuore a chi leggerà la loro storia.

Il dietro le quinte del progetto

Voglio approfittare di questa pausa per raccontarti un po’ del dietro le quinte di questi incontri.

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Donne di Crema: il ritratto di Simona

“Donne di Crema” è in pausa per il secondo lockdown, ma di cose da pianificare, organizzare e pensare, relativamente al progetto, ce ne sono talmente tante che una pausa dagli incontri è solo un piccolo stop da cui ripartire ancora più cariche.

L’incontro

Con Simona sono ormai mesi che ci rincorriamo. È da prima del lockdown a marzo che dovevamo vederci e poi ci hanno chiusi in casa. Una volta liberate, gli impegni di entrambe ci hanno fatto rimandare più volte, ma finalmente ci siamo riuscite.

Il ritratto di Simona per il progetto "Donne di Crema" (C)Monica Monimix Antonelli
Il ritratto di Simona per il progetto “Donne di Crema” (C)Monica Monimix Antonelli

Il giorno del ritratto di Simona

Un pomeriggio di fine ottobre, con una luce meravigliosa, un cielo blu terso e i colori autunnali delle piante, fanno da cornice al nostro appuntamento.

Simona mi spiazza subito con una battuta, quando le chiedo della sua infanzia. Mi dice di non aver ricordi, se non offuscati, di quei tempi. Gli unici ricordi che ha sono quelli legati ai momenti ritratti nelle foto di famiglia.

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Le idee non si fermano: la storia di Davide Salzano, Floral Designer

Davide Salzano, Floral Designer, ritratto da Monica Monimix Antonelli
Davide Salzano, Floral Designer, ritratto da Monica Monimix Antonelli

Oggi voglio raccontarti la storia del Floral designer: Davide Salzano

Ciò che amo del mio lavoro è che molto spesso, per puro caso, mi imbatto in persone estremamente creative.

Alcuni mesi fa, tramite una truccatrice appena conosciuta, ho avuto l’occasione di conoscere Davide, un Floral designer con cui subito è scattata una bella sintonia sul set.

Quella sintonia ci ha portati a realizzare un secondo set insieme, in una splendida Villa storica, dove ho visto Davide esprimersi a 360 gradi, mettendo a frutto tutta la sua esperienza maturata negli anni, nel campo della moda e degli allestimenti floreali.

E’ riuscito a creare un set magico, fatto di abiti da sogno e allestimenti creativi dal gusto raffinato e davvero speciali.

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Donne di Crema: il ritratto di Jennifer

“Donne di Crema” subisce un nuovo fermo a causa del secondo lockdown dato dall’emergenza Covid19, ma l’entusiasmo non si placa e ne approfitto per pubblicare le storie delle ultime donne ritratte.

L’incontro

Incontro Jennifer direttamente in piazza Duomo, nel cuore di Crema, per poi scoprire che proprio questa piazza ha un ruolo centrale nella sua vita.

Il ritratto di Jennifer per il progetto "Donne di Crema" (C)Monica Monimix Antonelli
Il ritratto di Jennifer per il progetto “Donne di Crema” (C)Monica Monimix Antonelli

Il giorno del ritratto di Matilde

La prima cosa che mi dice Jennifer, per raccontarmi la sua storia, è che ha solo venticinque anni ma se ne sente addosso cinquanta. Dopo aver sentito la sua storia, ben comprendo questa sua affermazione.

Jennifer è nata in Germania, da madre italiana e da padre italo venezuelano. Ha vissuto in Germania fino ai dieci anni quando i suoi genitori hanno deciso di trasferirsi in Italia. I suoi genitori in Germania possedevano un ristorante, dove passavano la maggior parte delle loro giornate. Jennifer è stata così costretta ad abituarsi fin da bambina a stare da sola e a “crescersi” da sola.

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